Regione, emissioni impianto di Celico: stabilito il Piano di monitoraggio
Durante la riunione avvenuta nei giorni scorsi in Regione tra i sindaci dei Comuni della Presila cosentina, l’assessora regionale all’ambiente Antonella Rizzo ed i tecnici Arpacal è stato concordato un Piano di monitoraggio delle emissioni odorifere sull’area che coinvolge i comuni di Celico, Rovito, Lappano e Spezzano Sila.
Le amministrazioni comunali si sono impegnate a fornire al Dipartimento regionale dell’ambiente una mappa dei siti da indagare sia attraverso l’utilizzo del “naso elettronico” e sia con l’individuazione di volontari, appositamente formati dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente per la Calabria e a cui verrà assicurato l'anonimato, che avranno il compito di allertare le istituzioni nel caso di odori sospetti.
Si è anche entrati nel merito del contenuto della lettera a firma del Comitato ambientale Presilano (vedi allegato) con la quale, tra l’altro, si chiede al Dipartimento regionale “a seguito dell’individuazione di alcuni mezzi della Maya di Casalnuovo di Napoli che nella giornata del 22 marzo 2018 percorrevano la SS107 in direzione di Celico di verificare se nell’impianto siano iniziate le lavorazioni e/o lo sversamento dei rifiuti e il tipo del rifiuto conferito…”.
L’assessore Rizzo ha subito tranquillizzato gli amministratori degli enti locali presenti alla riunione mostrando copia del verbale (vedi allegato) di controllo del 23 marzo scorso inviato dall’Arpacal dal quale si evince che, in seguito all’ultima verifica effettuata nei giorni 19, 20, 21 è 22 marzo, i rifiuti conferiti nell’impianto sono costituiti da scarti di plastica, carta e cartone proveniente dal circuito Corepla.
L’assessore Rizzo, nell’evidenziare che proprio nel segno della trasparenza l’amministrazione Oliverio non ha paura di mostrare gli atti, ricorda che “per come concordato con i sindaci in un’altra precedente riunione, alla presenza anche del presidente della Regione Mario Oliverio, l'attività di conferimento nell'impianto di Celico viene monitorata attraverso due distinte fasi. La prima stabilisce l’intervento di Arpa Piemonte e dell’Arpacal con l'utilizzo di strumentazioni elettroniche di ultima generazione; la seconda, con durata di circa 10 o 12 mesi, prevede una mappatura odorigena di tutta l’area della Presila con campionamenti e controlli presso la struttura”.
“Ribadisco pertanto che l’impianto, così come concordato con i sindaci, è costantemente ispezionato da Arpacal e – in chiusura nota aggiunge che - sarà anche oggetto di un’attività di controllo che durerà 12 mesi e che avrà il compito di assicurare la corretta gestione dell'impianto e la tutela della salute pubblica”.