Telecomunicazioni, riunione di settore tra aziende e Cgil

Catanzaro Attualità

Stamane a introdurre la discussione durante l’incontro della Slc Cgil Calabria su l’attivo quadri e delegati, è stato il segretario generale della Slc Cgil Calabria, Daniele Carchidi,

Al centro il rinnovo contrattuale dei dipendenti che lavorano con la più grande azienda del settore delle telecomunicazioni, impegnata da un lato ad un riassetto societario, dall'altro a comprimere i costi tagliando sul personale interno e sui lavoratori degli appalti della filiera.

“Questa situazione - ha affermato Carchidi - non può continuare. Il gestore approfittando della instabilità politica nel paese, sta forzando la mano pesantemente sulla politica di riduzione dei costi del lavoro. Ridurre il costo del lavoro significa inequivocabilmente tagliare su diritti e salario dei lavoratori e noi non siamo disponibili a sottostare al ricatto di una azienda che dovrebbe essere faro guida e modello per il sistema paese. La strategicità che il noto comparto ha nel paese forse non è chiara a molti, in particolare alla politica. In tanti si stanno prodigando in discussioni e analisi sul futuro dell’azienda, dopo la societarizzazioni e divisione della rete”.

“Politica, economisti, si interrogano sul suo futuro in previsione di questa scelta rivoluzionaria. Ma la preoccupazione più grande che noi abbiamo è sul futuro dei lavoratori. Il gruppo in questione ha circa 50 mila addetti, e altrettanti lavorano negli appalti di questa azienda, possibile che a nessuno viene in mente che questo stravolgimento industriale potrebbe seguire un pesante impatto occupazionale?” – si legge nella nota.

Si sofferma sulla situazione anche il segretario nazionale della Slc Cgil nel settore telecomunicazioni, Marco Del Cimmuto: “l’azienda - afferma - sguazza in un sistema paese che ha delle norme inadeguate alla regolamentazione del settore e degli appalti. Ci auguriamo che il governo che si formerà abbia l'autorevolezza per intervenire attraverso la normativa nella regolamentazione degli appalti. Attraverso il rinnovo del contratto nazionale - afferma inoltre - dobbiamo provare ad interpretare i cambiamenti industriali che la tecnologia sta portando sul settore delle telecomunicazioni, provando ad individuare strumenti di difesa del salario, del lavoro che rispondano al nuovo modello tecnologico ed industriale in atto”.

“Alla discussione era presente anche Mimma Pacifici, segretaria regionale Cgil Calabria: “la digitalizzazione, - ha detto – e l'innovazione tecnologica sono fenomeni che stanno impattando pesantemente sul settore delle telecomunicazioni e bene sta facendo la Slc a provare ad interpretare questa modifica rapida del settore provando ad anticipare temi importanti ed evitare drammi occupazionali nel futuro. Rispondere alla innovazione tecnologica con gli effetti sul lavoro, attraverso una contrattazione d'anticipo è al suo stesso tempo innovativo, e con la freschezza delle idee di un gruppo dirigente giovane e moderno può essere la soluzione reale alla crisi di rappresentanza”.

Diversi anche gli interventi di altri delegati del settore Telecomunicazioni che hanno affrontato nel dettaglio la discussione sul rinnovo di contratto tenendo ben in mente quello che è il contesto sociale del paese e della crisi di comparto.