Entra nel vivo a Reggio Calabria “Cheek to cheek”
Prosegue a gonfie vele nell’area metropolitana di Reggio Calabria e Messina la VII edizione del Play Music Festival, evento che da oltre un lustro caratterizza nel segno della buona musica l’offerta culturale del Reggino, che quest’anno, per la prima volta, grazie all’accordo tra il direttore artistico Alessio Laganà e il patron del Peperoncino Jazz Festival Sergio Gimigliano, è realizzata in joint-venture con la XVII edizione del festival musicale più piccante d’Italia (evento a più riprese vincitore del prestigioso “Jazzit Award” come “Miglior Festival Jazz d’Italia).
Dopo i sold out dei concerti ospitati al Miramare di Reggio (da quello del super quartetto di Roberto Gatto con ospite Seamus Blake a quello che ha avuto come protagonista la formazione capeggiata in tandem da Ferenc Nemeth e Gregory Tardy, passando per i New York Gipsy All Stars) e le accattivanti incursioni siciliane nel suggestivo Clan Off Teatro di Messina, che hanno visto alternarsi sul palco alcuni protagonisti della scena cantautorale italiana (Fabio Macagnino e Mimì Sterratino) e americana (Ian Fisher), l’evento ideato al fine di realizzare un ideale “cheek to cheek” culturale, avvicinando nel segno della musica le due città dello Stretto, sta per entrare nella fase più calda, con due grandissimi eventi in programma nei prossimi giorni.
Si inizierà mercoledì 4 aprile, con due set uno alle 20 e uno alle 22 nell’elegante atmosfera del Palazzo Miramare, laddove sarà protagonista una vera e propria leggenda della storia del jazz: Eddie Gomez, ossia colui che in molti considerano il contrabbassista più famoso al mondo. Forse è l’unico, infatti, capace di trasformare il contrabbasso, strumento tradizionalmente di accompagnamento, in un imprevedibile solista.
Vanta una carriera imperniata per oltre un decennio (dal 1966 al 1977) sulla collaborazione con Bill Evans. All'universo lirico e romantico del pianista, al suo inconfondibile swing, Gomez è rimasto legato per tutta la vita, nobilitando qualsiasi contesto dall’alto di una personalità pressoché unica. In seguito, le collaborazioni con Miles Davis, Dizzy Gillespie, Gerry Mulligan, Benny Goodman, Wayne Shorter, Steve Gadd, Herbie Hancock, Chick Corea, Michel Petrucciani (solo per citarne alcune) e la militanza nello storico gruppo fusion degli Steps Ahead, con Michael Brecker al sassofono e Mike Manieri al Vibrafono.
In occasione della penultima tappa reggina nel segno dell’ideale “Cheek to Cheek” geografico e culturale tra Reggio e Messina voluto dal Play Music Festival e dal Peperoncino Jazz Festival, Gomez si esibirà a capo di un interessantissimo trio, ormai attivo da un alcuni anni, formato da Salvatore Bonafede al pianoforte e dal portentoso Eliot Zigmund alla batteria (musicista al suo fianco dai tempi di Evans).
Di formazione classica (diplomato presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma), il suo debutto come pianista jazz risale al lontano 1975 quando, insieme ad Enzo Pietropaoli e a Roberto Gatto, costituì lo storico Trio di Roma. Oltre a vantare collaborazioni con i maggiori jazzisti internazionali (da Chet Baker a Lee Konitz, da John Scofield a Joe Lovano, passando per Michael Breker, Billy Cobam, Phil Woods e tanti altri), Rea è, al contempo, musicista ricercatissimo anche in ambito pop (pianista di fiducia di Mina, collabora assiduamente anche con Gino Paoli, Claudio Baglioni, Pino Daniele, Fiorella Mannoia, Renato Zero, Adriano Celentano, Gianni Morandi).
Già ospite svariate volte del PJF, soprattutto con i suoi accattivanti progetti in Piano Solo, questa volta si esibirà in trio con il contrabbassista Ares Tavolazzi (già membro degli Area, ha collaborato con Sal Nistico, Max Roach, Phil Woods, Massimo Urbani, Enrico Rava, Stefano Bollani, Vinicio Capossela e molti altri) e con il batterista americano David King, membro dell’eclettico trio The Bad Plus (biglietti acquistabili in prevendita al costo di 15 euro).
Patrocinato dalla Regione Calabria e dalla Conferenza permanente interregionale per il Coordinamento delle Politiche dell’Area dello Stretto presieduta da Domenico Battaglia e realizzato anche grazie al supporto della Fondazione Giuseppe Marino e di altri operatori commerciali reggini, l’evento, co-organizzato e co-prodotto dall’associazione Soledad e dall’associazione Picanto e che in due mesi di programmazione ha previsto ben otto appuntamenti musicali (si è andati dal jazz al rock, dalla canzone d’autore alla world music), il festival si chiuderà a Messina giovedì 19 aprile con il concerto del chitarrista australiano Tim Mc Millan esponente di spicco dello stile finger picking, musicista capace di fondere folk, blues, classica e rock, e che ha affascinato personaggi come Al Di Meola, che dialogherà musicalmente con la violinista Rachel Snow.