Noa a Cosenza: “I nostri nemici non sono gli immigrati ma la paura”
Grande evento musicale internazionale intriso di connotati socio-umanitari e civili domani sera al Teatro Rendano di Cosenza con il concerto di Noa e la sua band alle ore 21.00. La star israeliana, che il 31 maggio sarà pure all’Arena di Verona, inaugurerà un nuovo progetto dedicato a figure che si sono distinte sul tema del rispetto dei diritti umani e farà parte della trentaduesima edizione di “Fatti di Musica”, il festival del miglior live d’autore diretto da Ruggero Pegna, con la collaborazione e il Patrocinio dell’Assessorato comunale alla Comunicazione presieduto da Rosaria Succurro e dell’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria, nell’ambito dei “Grandi Festival Internazionali storicizzati”.
Confermata per le 12.30 la visita di Noa a Tarsia, dove nacque il primo e più grande campo di internamento italiano, in cui transitarono circa quattromila cittadini ebrei. Guidata dal sindaco Roberto Ameruso, particolarmente soddisfatto per l’arrivo della prestigiosa artista, visiterà il Museo Internazionale della Memoria Ferramonti di Tarsia. All’arrivo a Tarsia sarà accolta dai “Nonni di Calabria”, guidati da Maria Brunella Stancato, Presidente di Federanziani Calabria, che regaleranno a Noa la “Sciarpa della Pace” da loro realizzata.
“La Sciarpa della Pace – dice la Stancato - oggi è lunga quasi 50 metri ed è fatta di piccole tessere “mattonelle” in lana lavorate all’uncinetto e cucite pazientemente dall’esercito di nonne che supporta la realizzazione del grande manufatto. Tutti i nonni di Calabria l’hanno voluta dedicare al Giorno della Memoria della Shoah, il dramma umano più ignobile che sia mai accaduto e che non dobbiamo mai dimenticare! Il progetto è stato presentato proprio a Ferramonti di Tarsia il 5 febbraio del 2017 e si ispira – conclude la Stancato – ad un celebre pensiero del poeta austriaco Peter Rosseger: Ciò che seminai nell’ira crebbe in una notte rigogliosamente ma la pioggia lo distrusse. Ciò che seminai con amore germinò lentamente, maturò tardi ma in benedetta abbondanza.”,
Alla star israeliana durante il concerto sarà consegnato il “Premio Un Ponte fra le Stelle”, creazione originale di un orafo crotonese, che ritrae la sagoma del Ponte di Calatrava con una chiave di violino proiettata verso il cielo, simbolo del nuovo progetto che unisce grande musica e impegno sociale.
Noa (Achinoam Nini) arriva a Cosenza dopo la sua esibizione dei giorni scorsi al Quirinale per il Giorno della Memoria, invitata dal Presidente Mattarella che le ha conferito l’onorificenza di Commendatore della Repubblica Italiana. In ricordo delle vittime dell'Olocausto, Noa ha eseguito due tra i suoi brani più noti: "Little Star", in cui tocca il tema della Shoah e la celebre "La vita è bella”. Sarà accompagnata sul palcoscenico del Teatro Rendano dalla sua band di eccezionali musicisti, Gil Dor alla chitarra, Gadi Seri alle percussioni e Adam Ben Ezra al contrabasso.
Tra i suoi successi discografici anche un album dedicato alla grande canzone napoletana, da “Era de maggio” a “Torna a Surriento”, l’hit “Beautiful that way”, sulla colonna sonora del film di Benigni e l’ultimo album “Love Medicine”, al quale hanno collaborato altre stelle mondiali come Pat Metheny, Joaquin Sabina e Gilberto Gil. I biglietti per assistere al concerto sono disponibili nelel prevendite Ticketone e in teatro dalle ore 18.00. In attesa del concerto di Cosenza e del Premio che riceverà, in un’intervista esclusiva per “Fatti di Musica”, Noa ha toccato alcuni degli argomenti più attuali di questi giorni, al centro del suo impegno sociale e civile.
Noa torna in concerto in Calabria. Il suo è uno dei più belli ed emozionanti. Come lo presenterebbe a chi non l'ha mai visto? Grazie! Sono molto felice di tornare in Calabria! Se dovessi descrivere un mio concerto dal vivo, sceglierei queste parole: un viaggio nel cuore e nella mente, con molta passione, diversità, ritmo, emozione, poesia, profondità e, soprattutto, amore!”.
In mattinata visiterà il campo di Internamento di ebrei e il Museo della Memoria di Ferramonti di Tarsia, conosciuto come il campo di concentramento italiano. In un momento in cui in tutta Europa si accendono preoccupanti segnali di antisemitismo e razzismo in generale, come vivrà questa visita e che messaggio manda ai giovani? “Penso che la cosa più importante che ho da dire a tutti, in questi giorni, è che il più grande nemico non sono immigrati, globalizzazione, guerra o qualsiasi altra cosa, ma la paura! Non lasciamo che sia la paura a dominare le nostre vite e a dettare le nsotre decisioni! Non lasciare mai che la paura prevalga sulla nostra umanità e il nostro futuro. Non lasciare che la paura ci trasformi in qualcuno che non siamo. Abbiamo il mondo nelle nostre mani, grazie anche a strumenti di conoscenza come internet. Approfondiamo ogni tema e non lasciamo che la puara sia la vera arma contro noi stessi.”
Il suo ultimo album si intitola “Love Medicine”. Come è nato e perché questo titolo? “E’ molto semplice, davvero: Love Medicine is Music. Questo è ciò che la musica è per me, una medicina! Questo è quello che la mia musica è stata per tante persone. Il regalo più bello che ho ricevuto dalla vita, è pensare che la mia musica abbia aiutato tanta gente nei momenti difficili della loro esistenza. Cià è per di gran lunga più prezioso di fortuna e fama. Il titolo è venuto naturalmente.”.
Anche in Italia è aumentato il numero di femminicidi, con l’alibi dell’ “amore”. Cosa si sente di dire a proposito? “Intendi le donne uccise dagli uomini perché sono gelosi, perché vedono una donna come loro proprietà? O per ragioni religiose o altre sciocchezze, disgustose, preistoriche, mistificanti, scioviniste, irrazionali? Nessuna società è libera dalle piaghe della violenza e dell'odio contro le donne, ma tutte le società hanno gli strumenti per guarirle! C'è molto lavoro da fare”.
A Cosenza riceverà il Premio “Un Ponte fra le Stelle” per il suo impegno a favore dei Diritti Umani, in particolare per la pace nel suo Paese e nel mondo intero. Come commenta quanto accaduto qualche giorno fa a Gaza? “Posso semplicemente dire che la nostra situazione è tragica e che ogni perdita di vite umane è un disastro. La crisi umanitaria a Gaza è terrificante, si deve trovare una soluzione per questa regione e per i suoi abitanti, dovrebbe essere uno sforzo internazionale abbracciato da tutti. Credo nella protesta non violenta, che è il diritto di ogni essere umano. Cosa è successo veramente al confine, non lo so. Non voglio giudicare quello che non so. Non è un segreto che non ho amore per i terroristi e le organizzazioni terroristiche, non ho amore per le organizzazioni violente e non ho amore per nessuno che ha il dito troppo veloce sul grilletto. Ma sarebbe superficiale vedere questo incidente in termini di bianco e nero. La violenza non finirà fino a quando non sarà raggiunto un accordo tra Israele e Palestina. Nella mia mente l'unica opzione è due stati per due persone. Fino a quel giorno, continueremo a combattere, con pistole, pietre e pubbliche relazioni, le vite saranno perse, la tragedia continuerà. Solo il dialogo e il rispetto di accordi possono portare fine a questo orrore”.
Un saluto e un invito ai calabresi al concerto… “Signore e signori, amici calabresi, in questi tristi giorni, quando la razza umana sembra piegata all'autodistruzione, quando le forze più brutte sembrano dominare la terra, la musica è più importante che mai! L'arte è l'anima della nostra cultura, dovremmo cercarla, abbracciarla ed esaltarci! Vi invito a passare due ore con me e la mia band, in cui troverete musica per il cuore e la mente, un'isola di libertà, passione, emozione, creatività, bellezza e pace! Vi aspettiamo.”
“Il concerto di Noa – ha sottolineato Ruggero Pegna – è uno dei più belli ed emozionanti del panorama mondiale. Invito insegnanti e responsabili di associazioni giovanili a far partecipare i ragazzi ad un evento straordinario da ogni punto di vista, artistico, umano e formativo”.