Data alle fiamme l’auto dell’ex presidente del Consiglio Comunale di Villa

Reggio Calabria Cronaca
Patrizia Liberto

Un atto intimidatorio ha colpito l’ex presidente del Consiglio Comunale di Villa San Giovanni, Patrizia Liberto. L’increscioso episodio si è verificato nella notte dello scorso 4 aprile e ad essere presa di mira è stata l’auto della militante del Pd.

Il vile gesto porta un'angoscia già provata da tutta la famiglia della Liberto poiché solo pochi anni fa si era vista incendiare un furgone aziendale, una barca e due autoveicoli.

Il circolo del Partito Democratico di Villa si stringe attorno all’esponente politico e alla sua famiglia e per stigmatizzare l’ennesimo tentativo di intimidazione “che evidentemente mira ad isolare chi si impegna nell’attività pubblica e si spende con il proprio lavoro per la Comunità”.

“E pochi mesi fa - ricorda il circolo Dem - è toccato alla consigliera ed ex assessore Liz Ciccarello sperimentare l’angoscia e la paura che nasce dall’ingiustizia, anche lei vittima dell’incendio della propria auto”.

A tutte le vittime di questi vili gesti “che, negli anni, hanno funestato l’operare di tanti, di troppi esponenti delle più diverse parti politiche e le fatiche di bravi professionisti”, il Partito Democratico intende “con forza esprimere nuovamente solidarietà ed appoggio; perché solo attraverso la condivisione popolare, la sensibilizzazione diffusa, la partecipazione pubblica è possibile combattere - insieme e senza distinguo - il tentativo criminale di isolare e dividere.”

“Siamo sicuri che non saremo gli unici e i soli ad intervenire in tal senso, - prosegue il Pd - confidiamo con speranza nella sensibilità delle istituzioni e delle forze sociali e partitiche cittadine, certi che attraverso l’unione delle forze democratiche si possa contribuire a cambiare verso all’isolamento, ad emarginare i criminali e mostrare fattivamente la compattezza di una Comunità che non può cedere alla violenza e che deve sempre più e meglio porsi come argine a chi pensa di condizionarne la vita sociale.”