Pesca abusiva. Sequestri e multe nelle acque di Catanzaro e Soverato
Dieci “nasse” ed una rete da posta di tipo “Tramaglio”, lunga circa 1.300 metri, sono state sequestrate, lo scorso 10 aprile, dalla Guardia Costiera, nelle acque territoriali di Soverato.
In particolare, le attrezzature da pesca non erano segnalate dalle rispettive boe, luci ad intermittenza e bandierine situate ad almeno un metro dal livello del mare.
Il giorno seguente sono stati sequestrati 5 kg di novellame di sarda ad un venditore ambulante abusivo di Catanzaro che esponendo alle intemperie il pesce, avrebbe così interrotto la catena del freddo. Dagli esami dei veterinari il prodotto è stato giudicato non idoneo al consumo e pertanto è stato distrutto. Al venditore è stata comminata una multa da mille euro.
I controlli sulla produzione ittica si sono rivolti poi nella giornata del 12 aprile a Stalettì, presso un noto ristorante, che era privo della tracciabilità del congelato e deteneva pesci di misura inferiore a quella consentita per legge. A 2.500 euro di multa è seguito il sequestro di circa 39 kg di cui 4,5 kg di novellame di sarda. Il tutto è andato distrutto poiché ritenuto non edibile.
In conclusione, venerdì scorso, un 54enne è stato sorpreso dai militari, a bordo di un’imbarcazione mentre trainava una rete “sciabica” il cui uso è concesso dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, esclusivamente per la pesca professionale. Al conducente è stata comminata una multa da 1000 euro.