A soqquadro stabilimenti balneari e ristoranti: sequestrati 131 kg di prodotti ittici
Nell’ambito dei controlli sul fronte della regolarità degli insediamenti turistici presenti sul demanio marittimo condotti dalla Capitaneria di Porto, particolare attenzione è stata posta al corretto posizionamento degli insediamenti attuati dagli stabilimenti balneari, allo scopo di verificare le superfici occupate e garantire il rispetto dei limiti delle spiagge libere. Inoltre, a tutela della sicurezza dei bagnanti, è stato verificato il rispetto dell’Ordinanza di Sicurezza Balneare emanata il 22 maggio del 2018 dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Soverato.
Negli insediamenti che espletano l’esercizio di ristorazione è stato effettuato, inoltre, il controllo della rintracciabilità dei prodotti ittici, garantendo, al contempo, la salvaguardia della salute pubblica e la tutela delle risorse biologiche marine.
In definitiva, durante il mese di luglio, sono stati ispezionati in tutto quarantatre stabilimenti balneari nei comuni di Simeri Crichi, Catanzaro, Squillace, Stalettì, Montauro, Montepaone, Soverato, Satriano, Davoli, San Sostene, Sant’Andrea Apostolo dello Jonio e Isca sullo Ionio, e per cinque dei quali, ricadenti nei comuni di Soverato, Sant’Andrea Apostolo dello Jonio e Montauro si è reso necessario l’approfondimento delle attività ispettive con l’ausilio di personale tecnico dei rispettivi settori demanio comunali. In totale sono state accertate sei occupazioni abusive di demanio marittimo realizzate mediante l’ampliamento degli insediamenti rispetto a quanto assentito dagli atti autorizzativi in essere.
Sul fronte della sicurezza della balneazione sono state accertate dodici violazioni all’ordinanza di sicurezza balneare nei lidi dei comuni di Simeri Crichi, Catanzaro, Stalettì, Satriano, Montauro, Soverato e Sant’Andrea Apostolo dello Jonio e di conseguenza sono state comminate multe di 12mila euro circa. Nello specifico le criticità hanno riguardato l’assenza di alcune dotazioni di sicurezza e solo in un caso è stata accertata la mancanza del servizio di salvataggio per assenza del “bagnino” ponendo così in potenziale grave pericolo i gli utenti del lido, a seguito di diffida dei militari operanti il servizio è stato successivamente ripristinato.
Per quanto concerne la sicurezza alimentare, dall’ispezione eseguite alle cucine degli stabilimenti balneari, sono state accertate otto violazioni in otto stabilimenti balneari nei comuni di Catanzaro, Squillace, Montauro e Soverato per un totale di 12mila euro di sanzioni amministrative contestate per violazioni in materia di rintracciabilità della filiera della pesca e per data di scadenza superata.
Anche in questo settore sono stati sventati gravi potenziali pericoli per i consumatori considerando che sono stati ritirati dalla vendita un totale di 131 Kg di prodotti ittici perché giudicati non idonei al consumo umano dal competente servizio veterinario dell’Azienda sanitaria Provinciale di Catanzaro.