Al Nuovo Supercinema le dinamiche ‘nella famiglia ‘ndranghetistica di “Simu e pùarcu”
Una famiglia, nella famiglia, che si riunisce in campagna per l’uccisione di un maiale. E’ il punto di partenza di “Simu e pùarcu” di e con Angelo Colosimo, diretto da Roberto Turchetta e prodotto da Wobinda, lo spettacolo che andrà in scena giovedì 19 aprile, con inizio alle 20.30, al Nuovo Supercinema di Catanzaro, terzo appuntamento con il teatro contemporaneo di Ztl, Zona Transitoriamente Libera.
Il collettivo cittadino che attraverso momenti culturali mira a far tornare protagonisti luoghi urbani, nello specifico del centro storico catanzarese, e che si rifà al concetto di TAZ (Temporary Autonomous Zone) di Hakim Bey, ha infatti puntato questa volta sul terzo atto della trilogia dedicata da Colosimo alla famiglia e all’infanzia, nelle sue sfaccettature più atroci. “Simu e pùarcu” arriva dopo il successo di “Agnello di Dio” e “Bestie rare”: il primo ha portato l’autore tra i finalisti del Premio Testori, mentre il secondo gli ha permesso di aggiudicarsi i premi Drammaturgie sommerse e Brisa, oltre che di arrivare tra i finalisti del Cassino off. Anche al centro della narrazione di “Simu e pùarcu” ci sono le dinamiche ‘ndranghetistiche. Partendo dal caso mai risolto della morte di Santino Panzarella, del quale non è mai stato ritrovato il corpo, Colosimo tenta di analizzare il contesto entro cui si compie il delitto di mafia.
L’uccisione di un “Pùarcu” che serve a sfamare bocche fameliche è il terreno in cui Colosimo rivisita il mito di Atreo, qui “travestito, dipinto e manipolato ad arte – spiega il regista Turchetta -. Il mito che si intreccia fortemente con la vendetta familiare, “sangue chiama sangue”, portata alle estreme conseguenze nella sua ripercussione sui discendenti. Una gestione del potere basata sui tentacoli parentali, dove tutti hanno dei ruoli da rispettare e che anela a tenere le cose sempre uguali”. “Simu e pùarcu” arriva a Catanzaro dopo una carrellata di sold out ottenuta in tutta Italia, seguita al debutto lo scorso anno al Festival di Napoli.