Sicurezza edilizia scolastica, nuove possibilità a Villa San Giovanni
La sicurezza degli studenti è una priorità per l’amministrazione di Villa San Giovanni che, appena rientrata al Comune, si è immediatamente attivata per affrontare le problematiche che affliggono le scuole villesi. Esistono, in questo momento, due macro problemi ben distinti da affrontare e, purtroppo, di entrambi l’amministrazione comunale non è competente: il ridimensionamento scolastico e la sicurezza degli edifici scolastici.
Considerando l’emergenza, l’amministrazione, pur non avendo competenza, ha messo in moto una serie di attività e di incontri volti a stimolare e richiamare l’attenzione della Città Metropolitana in particolar modo sulla sicurezza degli edifici poiché, da settembre, non si è più avuta dall’ente predisposto alcuna risposta.
Proprio per farsi portavoce di un’emergenza che la cittadinanza chiede di affrontare a gran voce, la giunta guidata dal sindaco f.f. Maria Grazia Richichi con alcuni consiglieri di maggioranza, il presidente del Consiglio Antonino Giustra e il caposettore dell’ufficio tecnico Giancarlo Trunfio, hanno incontrato alla Città Metropolitana l’ingegnere Pietro Foti e il consigliere delegato Demetrio Marino per chiarire quali provvedimenti hanno intenzione di prendere in merito alle sorti dell’istituto “L.Nostro” e dell’alberghiero.
Andando per ordine le notizie e gli impegni presi sono diversi: in primis è stato accertato il finanziamento di 200mila euro per la palestra del “Nostro” che consentirà un avvio celere dei lavori, la città Metropolitana si è impegnata a reperire i finanziamenti necessari, attingendo ai fondi stanziati per tutta la provincia, per mettere in sicurezza il “Nostro” e ha acceso una speranza per l’alberghiero.
Infatti, secondo quanto riportato dall’ingegnere Foti, secondo la nuova normativa, sarà chiesto il dissequestro dell’alberghiero per lavorare a una messa in sicurezza della struttura poiché il valore dell’immobile è nettamente superiore al valore degli interventi stessi. L’antieconomicità della demolizione, dunque, potrebbe portare a salvare una struttura fondamentale per ricollocare le tante alule ancora in cerca di una struttura.
Su questo ultimo punto, infatti, la Città Metropolitana ha chiesto all’amministrazione di farsi carico di un intervento di mappatura per individuare le aule necessarie per il nuovo anno scolastico. Nonostante non sia di competenza del comune, l’amministrazione non si è tirata indietro e si è mostrata disponibile a collaborare per dare delle risposte quanto più possibile celeri alla città.
«La sicurezza dei nostri ragazzi nelle scuole per noi è fondamentale – ha dichiarato la Richichi – dopo mesi di silenzio abbiamo voluto riaccendere i riflettori su un’emergenza che non può essere un mero cavallo di battaglie da campagna elettorale ma deve, necessariamente, tramutarsi in impegno e atti concreti.
L’avvio dell’iter per i lavori della palestra del “Nostro” è solo un primo passo per andare a rispondere alle richieste dei dirigenti scolastici e degli alunni che vivono da anni questa condizione di disagio – continua il sindaco f.f. – ma il nostro impegno non si ferma qui. Saremo vigili e continueremo a pungolare e stimolare l’attività della Città Metropolitana che, quale organo competente, deve intensificare l’impegno e dare delle risposte celeri.
Non sarà un’impresa veloce o semplice ma da parte nostra c’è la volontà di non mollare la presa, soprattutto adesso che ci è stato prospettata qualche speranza. Questo lavoro, avviato già prima della nostra sospensione, dimostra come non siamo mai stati degli “spettatori”. Senza voler aprire sterili polemiche ho già avuto modo di rispondere in Consiglio Comunale ribadendo come fin dal nostro insediamento mi sono premurata di aprire un confronto diretto e constante con la Città Metropolita».
Adesso, mantenendo questo rapporto sinergico instaurato tra gli enti, tocca nuovamente alla Città Metropolitana che, mantenendo gli impegni presi, dovrà reperire i fondi necessari per iniziare a programmare gli interventi strutturali per il “Nostro” in attesa di conoscere l’esito della richiesta di dissequestro dell’Alberghiero.