Il 4 maggio sciopero della vigilanza privata. Protesta per il rinnovo del contratto
È stato proclamato per il 4 maggio lo sciopero unitario dei lavoratori delle vigilanza privata, per rivendicare il diritto al rinnovo del contratto nazionale e per reclamare condizioni normative e salariali dignitose. La protesta è stata indetta dalla Filcams Cgil Calabria che si oppone alla possibile riduzione dei diritti e delle garanzie dei lavoratori.
I lavoratori in questione per la Cgil “si ritrovano con un contratto scaduto ormai nel lontano 2015 e con molte aziende che non solo non applicano il contratto ma accumulano gravi ritardi nel pagamento dei salari e, in alcuni casi, vìolano palesemente anche altri istituti contrattuali. Ed a questo danno, si somma anche la beffa delle amministrazioni pubbliche che ritardano i pagamenti delle spettanze alle imprese, con gravi conseguenze scaricate sui lavoratori e sulle loro famiglie”.
Il secco “No” della Filcams “va all’eliminazione dei primi tre giorni di malattia a carico delle aziende e riduzione del periodo di comporto; alla richiesta di maggiore flessibilità, superando gli attuali sistemi di turnazione (5+1 e 6+1+1) concedendo come media 2 giorni di riposo su 14 giorni; all’innalzamento del normale orario di lavoro a 45 ore settimanali per il piantonamento fisso, a fronte delle attuali 40; all’aumento della percentuale prevista dalla legge per poter assumere più personale a tempo indeterminato; all’indebolimento delle tutele in caso di cambio di appalto”.
E per questo chiede una grade adesione allo sciopero, tanto da organizzare “delegazioni di lavoratori e autobus che partiranno dai territori di Cosenza, Crotone, Catanzaro, Vibo Valentia e Regio Calabria. Rivendicare il diritto inalienabile ad avere un contratto collettivo nazionale di lavoro, significa per noi avere un chiaro ed irremovibile punto di riferimento per garantire regole certe, dignità al lavoro e legalità”.