Associazioni: appello di adesione alla mobilitazione contro il III megalotto della 106
Si terrà mercoledì, 9 maggio, alle 12.30, nella Sala Convegni del Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide, la presentazione della “Nuova 106 Jonica” e dell'avvio delle attività del III Macrolotto Sibari-Roseto Capo Spulico. Variante che alcune associazioni non approvano, tanto da lanciare un appello contro il III megalotto. Le associazioni in questione sono: Altra Calabria; associazione Culturale “Francesco Vuodo” − Alessandria del Carretto; Comitato Cittadini Alto Ionio; Comitato Italiano Utenti delle Ferrovie Regionali (Ciufer) – Calabria; Confederazione Usb − Unione Sindacale di Base, Cosenza; Csoa Rialzo – Cosenza.
E ancora: Forum Ambientalista Calabria; Italia Nostra – Trebisacce; Laboratorio di Urbanistica e Architettura; Solidarietà e Partecipazione – Castrovillari; Movimento 5 Stelle – Italia; Potere al Popolo – Italia; Sinistra Italiana – Calabria; Orestes Accio, tecnico; Rosanna Anele, architetto; Rinaldo Chidichimo, avvocato; Franca Franco, architetto; Domenico Gattuso, professore ordinario di ingegneria dei trasporti dell'Università di Reggio Calabria, esperto di pianificazione dei trasporti e presidente Ciufer; Ferdinando Laghi, vicepresidente di Isde Italia e futuro presidente di Isde International; Mario Pisani, direttore di «Abitare la Terra. Rivista di Geoarchitettura», collaboratore di «Landscape» e di «Edilizia e Territorio.
I comitati osteggiano quest'opera per “la falsa idea di sviluppo che porta con sé e per l'estromissione dai processi decisionali delle volontà territoriali, ormai escluse dalla possibilità di autodeterminare il proprio futuro”. Perché per i comitati la presentazione “non ha proprio nulla di nuovo e siamo sicuri che i due relatori faranno ricorso alla più stucchevole e menzognera retorica paternalistica e falsamente “progressista”: l'opera sarà un'opportunità di lavoro per tutti e toglierà dall'isolamento geografico e sociale un intero territorio che finalmente potrà ottenere benefici in termini turistici e commerciali! A questo progetto e a tutte le motivazioni addotte per valorizzarlo, noi cittadini dell'alto Ionio cosentino continuiamo a opporci”.
Alla Calabria, dicono le associazioni non serve “un mostro di cemento e asfalto che distruggerà permanentemente l'ambiente e il paesaggio e che calpesterà ben 500 ettari di terreno già coltivato e produttivo. Non ci serve un'opera che, visto l'iter interminabile che sta seguendo e le perplessità che ha suscitato in quasi tutte le istituzioni di controllo, rischia di rimanere incompleta. Non ci serve lavoro a orologeria e concesso come merce di scambio e di ricatto sociale per poter accettare i danni permanenti conseguenti alla realizzazione della strada. Non ci serve pagare 38 km di strada 1.400.000.000 di euro e dimenticare che basterebbe una cifra molto meno ingente per rinnovare la mobilità di tutta la fascia ionica”.
Per questo invitano tutta la cittadinanza, tutte le associazioni e i comitati di cittadini, i sindacati e le organizzazioni politiche, tutte le realtà in lotta e attente alla difesa del territorio e ai diritti dei cittadini a mobilitarsi per esprimere il più grande e sonoro dissenso. L'appuntamento è per mercoledì 9 maggio 2018, alle ore 12, presso il Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide. Si invitano i partecipanti a portare striscioni, cartelli, bandiere e tutto ciò che può sembrare utile a far capire le rispettive rappresentanze.