Al Maca la mostra di Maria Credidio
A partire da sabato 12 maggio, il Maca (Museo Arte Contemporanea Acri) ospita la mostra Abitare l’illimite, personale dell’artista Maria Credidio (Terranova di Sibari, 1957, vive e lavora a San Demetrio Corone). Artista poliedrica e di ricerca, Maria Credidio conduce, sin dai primi anni Ottanta, un’intensa e apprezzata attività di sperimentazione artistica, partecipando a rassegne espositive sia a livello nazionale che Europeo. Espone in gallerie private e istituzioni pubbliche con mostre personali e collettive. La sua opera, sia grafica che pittorica, segue negli anni un percorso coerente in sintonia con le espressioni dell’arte del Novecento.
Alcune sue opere si trovano esposte in permanenza presso importanti collezioni pubbliche e private, quali: “SpazioThetis” Arsenale di Venezia; Museo Maon di Rende; Museo Civico di Praia a Mare; Museo Civico Parisi – Valle di Maccagno; Museo dell’Erotismo Bari; Museo Limen d’Arte di Vibo Valentia; World Museum di Cesano Maderno.
La rassegna ospitata nelle ampie sale del Piano Nobile di Palazzo Sanseverino-Falcone, sede del MACA, ripercorre gli ultimi dieci anni di carriera dell’artista, con particolare attenzione alle sperimentazioni più recenti, tracciando un percorso segnato da uno spirito libero ed eclettico, che testimonia dell’importanza di immergersi nel passato, nella storia dell’arte e nella diversità di approcci che l’hanno attraversata, traducendoli con una voce personale e riconoscibile, amandoli, metabolizzandoli, per poi restituirli trasformati dalla propria traccia creativa e dal proprio pensiero critico. Un “metodo eclettico” che, come scrive Boris Brollo, curatore della mostra, “si basa sul pluralismo dei modelli di ricerca e sulla dialettica aperta e integrata dei diversi punti di vista che si possono assumere nel fare ricerca in campo artistico”.
La mostra, realizzata in collaborazione con Bcc Mediocrati, rientra nell’ambito del Progetto Bancartis, attraverso il quale, con scadenza annuale, l’istituto bancario con sede a Rende acquisisce un’opera di un artista di origine calabrese, che entra a far parte di una collezione sempre più ricca e importante, a cui il Maca, successivamente, dedica un’importante mostra per celebrarne il percorso artistico e di ricerca. Il fine comune che muove le due istituzioni è quello di valorizzare la scena artistica storica e contemporanea di una regione estremamente fertile a livello culturale e creativo, che ha dato i natali ad artisti di sicuro valore e dal linguaggio unico, come testimoniato dalle opere di Maria Credidio.