Carchidi (Cgil): “Fus azzerato ma per la Calabria non cambia nulla”

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“La Slc Cgil, titolare tra i vari settori anche della produzione culturale, è chiamata in causa dal momento che la Presidenza del Consiglio ha deciso di non integrare il Fondo Unico per lo Spettacolo per risorse pari a 9,5 milioni di euro”.

Lo dice il segretario generale della Slc Cgil Calabria, Daniele Carchidi che evidenzia il rischi di una “decisione assunta dal Governo uscente che metterà a rischio la sopravvivenza del comparto e ricadrà inevitabilmente sulle condizioni dei lavoratori italiani che operano nel settore arte e spettacolo”.

“Ovviamente – continua Carchidi - per la Calabria non cambierà niente, zero euro furono destinati nel precedente anno alla nostra regione, e quindi non ci saranno tagli o ricadute da questa ennesima scelta scellerata del Governo. Che le attenzioni di Roma verso la Calabria fossero nulle era chiaro già dagli investimenti non fatti e dagli impegni non rispettati verso la nostra terra in tutti i settori, ma in particolare per quel che riguarda cultura e spettacolo i cittadini calabresi evidentemente non meritano di avere una offerta culturale e i lavoratori del settore se vogliono operare devono emigrare in altre regioni” – tuona la nota.

Colpa anche sostiene Carchidi, di “una politica delle istituzioni locali priva di qualunque logica di sviluppo per lo spettacolo e la cultura calabrese, rivolta sempre al finanziamento a pioggia agli amici degli amici. Finché non ci sarà una programmazione seria che investa nel merito della progettazione presentata, coordinando le attività svolte sul territorio regionale, la Calabria non potrà mai avere una offerta culturale degna di questo nome, e di conseguenza mai si potrà creare occupazione”.

“Nel frattempo ai calabresi – closa nota - non resta che godere degli spazi culturali e degli spettacoli promossi da chi, senza alcun contributo pubblico, con forza e caparbietà prova a realizzare seriamente produzione culturale”.