Villa San Giovanni: Prefettura non conferma insediamento sindaco
«Cari concittadini state tranquilli abbiate fiducia nella giustizia e nella Prefettura come la sto avendo io, aspettando pazientemente il mio rientro, perché arriverà il momento che mi insedierò da sindaco. Credo nel lavoro della Prefettura non ho nessuna fretta e sono certo che sarà garantito il risultato delle elezioni e avrò la possibilità di amministrare rispettando la democrazia. Non può accadere altro in un paese democratico».
Commenta così, Giovanni Siclari, la comunicazione della Prefettura che non ha confermato l’insediamento del sindaco eletto che, però, si dice fiducioso nel lavoro portato avanti dal Prefetto Di Bari che «sono certo tutelerà me e il volere dei cittadini ristabilendo la democrazia e che al più presto, nei termini di legge, saprà garantire il responso elettorale, proteggendomi da continue strumentalizzazioni politiche volte solo a non farmi amministrare. I
l Prefetto ha fatto un lavoro impeccabile sapendosi destreggiare nonostante le falle di questa legge e il caso unico in Italia – ha dichiarato Siclari - Il 6 giugno ci sarà comunque l’appello per la sentenza “Banda Falò” e sono sicuro di essere assolto ma, in ogni caso, interverrà la prescrizione quindi si tratta di attendere ancora solo 20 giorni ed è per questo che, rispettando il lavoro svolto dalla Prefettura, chiedo ai miei concittadini solo qualche settimana di pazienza. So che tutti stanno attendendo con ansia il mio insediamento, ma riusciremo a recuperare il tempo perso».
L’interpretazione che dà la Prefettura, di fatto, è in linea con quella già espressa con la nomina di Maria Grazia Richichi, ovvero, viene confermato che quando si è condannati con sentenza non definitiva si ha il diritto di candidarsi e fare tutti gli atti necessari alla continuità dell’organo. Siclari, dunque, aveva tutte le carte in regola per candidarsi ed essere eletto. Si evince chiaramente come la Severino crei un periodo di sospensione nel quale non si può mantenere la carica ma si possono compiere gli atti indispensabili per la prosecuzione dell’ente cosa che Siclari ha fatto nominando il vicesindaco e consentendo alla squadra eletta di amministrare nel periodo della sua sospensione.
«Quella della Severino è un legge utile ma che lascia spazio a molte interpretazioni e chi ha messo in stallo per tutti questi mesi il paese, con ricorsi e polemiche, ha voluto diffondere un’interpretazione difforme. L’avvocatura di stato mi ha dato ragione perché risulta in modo chiaro che nei sei mesi che non ho amministrato non ero sospeso (da dicembre a giugno) quindi avevo diritto a nominare il vicesindaco fino alla sospensione avvenuta due giorni dopo l’elezione.
Hanno bloccato per 6 mesi l’azione politica e continuano a fare ricorsi, nonostante siano rimasti solo in due a credere in questa strategia, gli altri consiglieri hanno rifiutato di firmare il ricorso, strategia che ha solo prodotto danni al paese immobilizzando l’azione politico/amministrativa. Hanno destabilizzato la città senza giustificazione. Aspetterò con serenità il passare di questi pochi giorni – ha confermato il sindaco eletto - perché sono convinto che la Stato mi proteggerà e tornerò ad amministrare dimostrando che la mia amministrazione sarà in grado di dare risposte e produrre risultati.
I villesi vogliono vederci governare perché sono stufi ma sono certo che con quest’amministrazione di giovani e professionisti sapremo fare bene anche perché, per ora grazie a corsi e ricorsi, hanno amministrato a singhiozzo, pochissimi mesi, intervallati da due commissari prefettizi, prima Iorio e poi Saladino, che ringrazio immensamente per aver dato alla nostra città un barlume di serenità.
Viene confermata la mia tesi circa la legittimità della nomina della Richichi – ha concluso Siclari – Mi affido totalmente al Prefetto di Bari certo che mi darà la possibilità di espletare il mio mandato. Nel frattempo, Maria Grazia Richichi sta portando avanti le tematiche calde e sta amministrando con una squadra coesa».