Sopralluogo del Prefetto a Polsi: “presidio dei carabinieri al Santuario”
Dopo il convegno dello scorso anno dedicato alla “Madonna di Polsi, la simbologia del Santuario tra sacro e legalità”, svoltosi alla presenza del Ministro dell’Interno, Marco Minniti, e del Vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, Monsignor Oliva, – in cui il Prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari dichiarò che “è intollerabile, che la ‘ndrangheta usi in modo distorto simboli religiosi, violando la fede e la libertà dei tanti fedeli che affluiscono al Santuario alla ricerca di pace e spiritualità” si è reso necessario stamane un sopralluogo per ristabilire la sicurezza pubblica a Polsi.
Ad accompagnare il prefetto c’erano il Comandate Provinciale dei carabinieri, Giuseppe Battaglia, il Presidente dell’Ente Parco Nazionale Aspromonte, Giuseppe Bombino, ed il Commissario Prefettizio del Comune di San Luca, Salvatore Gullì.
L’obiettivo è quello di istituire un distaccamento temporaneo di Polizia in una delle aree di maggior pregio storico, religioso e paesaggistico del territorio provinciale, scelto in modo blasfemo a luogo di intermediazione della ‘ndrangheta e delle sue organizzazioni.
Facendo leva sulla piena disponibilità del Rettore del Santuario, Antonio Saraco, presente all’incontro, in locali interni alla struttura abbaziale sarà inoltre aperto un presidio sanitario, ed una guardia medica, attivi nei mesi di maggior afflusso di pellegrini e turisti, in particolare tra giugno e settembre.
“L’istituzione di un distaccamento temporaneo dei Carabinieri in Polsi,- ha dichiarato in margine all’odierno sopralluogo, il Comandante provinciale dei Carabinieri -, è un obiettivo nevralgico perché garantisce la presenza dello Stato in uno dei luoghi simbolici dell’universo mafioso di questa provincia, in grado di combattere le organizzazioni della ’ndrangheta proprio a livello di controllo del territorio”.