Sequestrate 27 tonnellate di pesce tra Calabria e Basilicata
Ventisette tonnellate di prodotti ittici sono stati sequestrati nel corso dell'operazione "Onda d'urto" portata a termine in Calabria e Basilicata dalla Guardia costiera. Hanno operato, nello specifico, 400 militari delle capitanerie di Reggio Calabria, Crotone, Vibo Valentia, Gioia Tauro e Corigliano Calabro, impegnando 50 mezzi terrestri e 25 navali. In totale sono stati eseguiti 1.136 controlli tra pescherecci, ristoranti, mercati, stabilimenti e ambulanti. Sono state esaminate le condizioni igienico sanitarie e la tutela delle specie ittiche, con 131 verbali di illeciti amministrativi per un totale di 250 mila euro; 42 comunicazioni di notizie di reato; 57 sequestri per 27 tonnellate di prodotti ittici in cattivo stato di conservazione, sotto misura o lavorati in impianti abusivi; 13 attrezzi da pesca sequestrati. Tra le attività di rilievo, sono stati sequestrati 24 mila chili di tonno rosso, tenuti nell'impianto di ingrasso di Vibo Valentia risultato abusivo; 730 chili di brosme e molva sono stati sequestrati nel Reggino perche' venduti come Baccala'; 400 chilogrammi tra cozze, vongole, astici, ostriche e bianchetto sono stati sequestrati nel Reggino perche' in cattivo stato di conservazione, mentre i prodotti in buono stato sono stati donati in beneficenza a tre istituti caritatevoli della citta'; infine, 20 mila euro di sanzioni sono state elevate alle unita' di pesca non in regola. Fondamentale per la riuscita dell'operazione e' stata la collaborazione delle Aziende sanitarie provinciali di competenza.