Intimidazioni: recapitata busta con proiettili a madre vittima di mafia
Una busta intimidatoria è stata consegnata nel pomeriggio di ieri a Teresa Lochiatto, madre di Giuseppe Luzza, vittima innocente di mafia, e di Matteo, attualmente responsabile regionale del settore memoria di Libera Calabria.
La donna, intorno alle 14.30, ha ricevuto la posta presso la sua abitazione di Acquaro, in provincia di Vibo, e tra questa vi era una lettera anonima contenente tre proiettili e una foto del figlio defunto.
L’accaduto è subito stato denunciato ai carabinieri di Arena, che hanno messo in moto le dovute indagini.
Giuseppe Luzza, fu ucciso il 15 gennaio del 1994, quando era poco più che ventenne, per essersi innamorato di una ragazza, sorella del boss Antonio Gallace (LEGGI), oggi all’ergastolo con sentenza resa definitiva dalla Corte di Cassazione. Il giovane fu ucciso brutalmente dai killer. Dopo essere stato stordito fu gettato in una buca, cosparso di benzina e bruciato insieme a dei tappetini di gomma d’auto e con i sicari che sparavano a turno. Il 21 marzo successivo il suo corpo fu ritrovato in una buca nella campagna di Dinami su indicazioni dell’esecutore materiale del delitto, nel frattempo diventato collaboratore di giustizia.