Omicidio circense: Alex Orfei sotto i riflettori, dopo lo sconto di pena salta fuori l’intimidazione a legale vittima
Si riaccendono i riflettori sul 33enne circense Alex Orfei, ritenuto l’omicida del collega Werner De Bianchi.(LEGGI)
L’assassinio avvenne nella notte tra il 12 ed 13 agosto 2016 a Santa Domenica di Ricadi, nel vibonese. De Bianchi venne colpito da diverse coltellate che sarebbero state sferrate da Alex Orfei che nel momento dell’esecuzione sarebbe stato assistito da tre cittadini romeni che lavoravano nel suo circo, anche loro arrestati. (LEGGI)
In seguito all’omicidio Orfei è stato arrestato e a distanza di quasi tre anni è stato condannato ad 11 anni e 6 mesi in secondo grado con uno sconto di quattro anni rispetto alla sentenza di primo grado.
Ma a far discutere di Orfei è un altro episodio. Il giovane, infatti, si sarebbe rivolto al legale della famiglia della vittima che si trovava nella sede della Corte d’Appello di Catanzaro dicendogli di salutare suo figlio: “Salutami Santiago”.
A giudizio dell’avvocato, una vera e propria minaccia per la quale il professionista ha deciso di denunciare il circense.
Il legale ha affermato: “Se avesse rivolto a me la minaccia la avrei presa diversamente ma a mio figlio Santiago, un bambino indifeso di due anni, non è tollerabile”.
La casa dell’avvocato è stata presidiata dai carabinieri fin quando non si è appreso che Orfei fosse a Sabaudia, dove vive ai domiciliari.