Ad Amendolara la sezione stazione zoologica Dohrn

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Ad Amendolara, storico riferimento territoriale e regionale per le battaglie ambientaliste, la protesta no-triv e la promozione intelligente della blue economy dal basso, sarà aperta anche una sezione collegata alla Stazione Zoologica Anton Dohrn: ente pubblico di ricerca che ha come sua missione primaria l’indagine sui processi fondamentali della biologia, con specifico riferimento agli organismi marini ed alla loro biodiversità, in stretto legame con lo studio della loro evoluzione e della dinamica degli ecosistemi marini.

Ad annunciarlo nei giorni scorsi è stato il Sindaco Antonello Ciminelli aprendo l’importante e partecipato evento di sensibilizzazione e promozione ambientale, dal titolo Mediterraneo a rischio, identità E strategie di tutela, promosso dall’Amministrazione Comunale in sinergia con il Convivium Slow Food Pollino-Sibaritide-Arberia e l’associazione giù le mani dal nostro mare, ospitato nel borgo-agriturismo La lista.

Provocati da Lenin Montesanto, Fiduciario della Condotta Slow Food con sedi a Corigliano-Rossano e a Saracena (la più grande della Calabria e la quarta d’Italia per iscritti), insieme al Primo Cittadino, si sono alternati Rossella Cerra (ambientalista) e Giuseppe Lucifora Dirigente Veterinario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno (IZSM) nonché referente scientifico degli spiaggiamenti in Calabria i quali hanno entrambi illustrato studi, esiti ed evidenze sulle gravi criticità derivanti in mare e sulla terraferma dalle attività di prospezione e trivellazione delle società petrolifere; Giovanna Bellizzi (avvocato) che ha sottolineato come rispetto all’oggettivo e pesante impatto ambientale derivante dalle trivellazioni il principio di precauzione sia invocabile anche dagli enti locali; Alessandro Mazzitelli docente di Diritto dell’Ambiente all’Unical che non ha esitato a fare riferimento anche al diritto di resistenza, esercitabile da territori e popolazioni locali nei confronti di modelli di sviluppo estranei imposti da interessi altrettanto estranei.

Arturo BOVA membro della Commissione Ambiente del Consiglio Regionale che si è più volte soffermato sulla seconda enciclica di Papa Francesco, Laudato sì, invitandola a rileggere e diffondere, come il più attuale ed importante manifesto ambientalista di tutti i tempi. – A concludere il confronto, rivolgendosi soprattutto alla nutrita platea di studenti dell’Istituto Aletti e dell’Istituto tecnico statale Filangieri di Trebisacce e dell’Istituto comprensivo di Amendolara, sono stati il Vescovo di Cassano Francesco Savino e l’assessore regionale all’ambiente Antonella Rizzo. Responsabilità vuol dire partecipazione. Ha esordito così il Vescovo Savino, parlando soprattutto ai più giovani.

Nella differenza – ha concluso il Vescovo – tra la risposta indifferente di Caino al Signore che (nella Genesi) gli chiede dove sia il fratello Abele e l’I Care (mi importa dell’altro) adottato da Don Milani si misura, oggi, il livello di civiltà e di democrazia.