Guerra alle “vacche sacre”: summit nella Locride, in 4 mesi catturati 105 capi
Nella mattinata di ieri, nel palazzo del Comune di Canolo, il Prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari ha tenuto una riunione con lo scopo di esaminare tutte le problematiche connesse agli animali vaganti, le cosiddette “vacche sacre”, fenomeno ormai più che noto e che investe in modo particolare il territorio della Piana di Gioia Tauro ma anche quello della Locride.
A introdurre i lavori è stato il Presidente dell’Ente Parco nazionale dell’Aspromonte, che ringraziando il Prefetto per l’attenzione riservata ai territori più marginali della provincia, ha ricordato come i recenti successi ottenuti in quest’ambito siano il frutto di una “circostanziata e attenta strategia” partita l’8 settembre del 2017, giorno in cui a Cittanova si è tenuto il primo Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Dopo i saluti dei rappresentanti delle amministrazioni locali - che hanno tutti evidenziato non solo i risultati ma anche la particolare sinergia e coesione istituzionale dimostrate in tale frangente – Di Bari ha illustrato gli esiti degli operazioni di cattura dei bovini (105 in soli quattro mesi), sottolineando in particolare come queste operazioni si siano svolte all’insegna del massimo rigore e nel rispetto del benessere degli animali.
L’azione di contrasto - è stato assicurato - proseguirà senza soluzione di continuità in tutto il territorio provinciale. Dell’efficacia degli interventi adottati hanno dato atto il Presidente del Tribunale ed il Procuratore della Repubblica di Locri, per i quali sembra che “finalmente si sia imboccata una strada positiva che esalta più l’azione preventiva che non quella repressiva dello Stato”.
Nell’occasione il Presidente del Comitato dei Sindaci della Locride ha consegnato a Di Bari, a nome di tutti gli Amministratori del comprensorio, un documento, con il quale si dà una testimonianza riconoscente dell’efficace ruolo di coordinamento della Prefettura, “che ha saputo coagulare tutte le forze del territorio, consentendo un’esperienza di intensa e straordinaria sinergia istituzionale”.
All’incontro erano presenti, oltre al Presidente del Tribunale di Locri, Rodolfo Palermo, al Procuratore della Repubblica di Locri, Luigi D’alessio, anche il Vice Comandante del Comando Unità Forestale Ambientale e Agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Divisione Davide de Laurentis, il Questore di Reggio Calabria, Raffaele Grassi, i Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il Col. Giuseppe Battaglia ed il Col. Flavio Urbani, il Direttore Marittimo della Calabria e della Basilicata tirrenica, Ammiraglio Giancarlo Russo, il Comandante Regionale Carabinieri Forestali, Col. Giorgio Maria Borrelli.
Ed ancora, il Sindaco della Città Metropolitana, Giuseppe Falcomatà, il Presidente dell’Ente Nazionale Parco Aspromonte, Giuseppe Bombino, il Presidente dell’Assemblea dell’Associazione dei Sindaci della Locride, Francesco Candia, il Presidente del Comitato dell’Associazione dei Sindaci della Locride, Rosario Rocca, i Sindaci delle Comunità del Parco nazionale dell’Aspromonte.