San Roberto celebra con un convegno i settant’anni della Costituzione Italiana
Ricorre quest’anno il 70° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione italiana. E l’Amministrazione Comunale di San Roberto, con la collaborazione dell’Istituto Comprensivo “Campo Calabro – San Roberto” ha voluto ricordare questa importante ricorrenza con il convegno che si è tenuto ieri mattina nel salone parrocchiale del comune reggino.
Obiettivo ripercorrere la storia della legge fondamentale dello Stato italiano dal 1948 al 2018.
Presenti all’evento il Sindaco di San Roberto nonché Presidente dell’Associazione dei Comuni dell’Area dello Stretto, Roberto Vizzari; il Sindaco di Fiumara, Stefano Repaci; Maria Rosa Monterosso, Dirigente dell’Istituto Comprensivo “Campo Calabro – San Roberto”; Anna Maria Citrigno, docente presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche dell’Università di Messina; Mimmo Nasone, membro segreteria Libera Nazionale; Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria.
Insieme a loro cittadini, gli studenti del comprensorio, i membri del Consiglio Comunale dei ragazzi dell’Istituto “Carducci – Da Feltre” di Reggio Calabria.
L’evento, dal titolo “Buon Compleanno Costituzione, le radici di ieri per costruire il futuro” ha rappresentato una occasione di riflessione per i politici e gli amministratori, che non devono dimenticare mai il proprio ruolo di rappresentanti della sovranità popolare, e per i giovani, che saranno la futura classe dirigente, con la speranza che alcuni di loro un giorno possano ricoprire, con passione ed intelletto, i livelli più alti delle nostre Istituzioni, per dedicarsi al bene e alla crescita della propria città e del Paese.
Quest’anno, e ancora di più in questo momento storico, caratterizzato da una profonda crisi governativa e istituzionale, parlare della Carta Costituzionale diviene doveroso.
La Costituzione è un testo fondamentale che dobbiamo far conoscere approfonditamente a tutte le ragazze e a tutti i ragazzi. È la base solida su cui si poggia la nostra convivenza civile, il nostro essere comunità di uomini e donne uniti da regole e valori condivisi. Per questo, nell’ambito delle iniziative per le celebrazioni dei suoi 70 anni è stata consegnata una copia gratuita ai ragazzi dell’istituto comprensivo e a tutti i presenti.
“Voglio ringraziare tutti i presenti e i nostri illustri relatori – ha esordito Roberto Vizzari – oggi parlare di questo tema così attuale è difficile, ma al tempo stesso stimolante. La Costituzione, infatti, è la legge madre di tutte le leggi, e va rispettata in maniera assoluta. Deve essere il nostro pane quotidiano, soprattutto per i ragazzi. Dobbiamo, per questo, fare in modo che diventi parte di un percorso di studio e di un confronto che consenta alle nostre giovani e ai nostri giovani di capire come è nata, attraverso quale dibattito. Vogliamo che le nuove generazioni riscoprano e approfondiscano i valori fondanti di democrazia, libertà, solidarietà e pluralismo culturale che sono presenti in questo volume che è senza dubbio il più bello del mondo”.
Costituzione è libertà. È il concetto espresso dalla Dirigente Monterosso che ha voluto ricordare agli studenti e a tutti i presenti che la libertà è una conquista continua, di cui anno dopo anno misuriamo i successi e i limiti. Riaffermando i principi della Resistenza e della Liberazione ricordiamo, infatti, a noi stessi e a tutti i nostri concittadini che nella libertà possiamo costruire più uguaglianza, più solidarietà e uno sviluppo sostenibile per le nostre terre e per il pianeta.
Costituzione è legalità, come sostenuto dal membro della segreteria di Libera Nazionale, Mimmo Nasone. Legalità e contrasto alla criminalità e alle mafie. Che si nutrono dei rapporti con l’economia, con il mondo delle professioni, con le istituzioni locali e con una parte della società civile che fa il loro gioco, quella zona grigia che non è mafia ma che fa affari con la mafia e che è la vera forza della mafia. Per questo la legalità comincia con lo scrivere leggi chiare, comprensibili e uguali per tutti.
Un focus sugli aspetti tecnici e accademici è stato invece realizzato dalla professoressa Anna Maria Citrigno che ha analizzato il contesto storico in cui la Carta è nata.
Erano, infatti, appena trascorsi più di vent’anni di dittatura e si era consumata una sconfitta militare nella più sanguinosa guerra che la storia dell’umanità avesse mai conosciuto e di cui lo stesso fascismo italiano era stato corresponsabile. Si trattava di porre le basi del nuovo stato, di un’Italia diversa in cui i valori di democrazia, della libertà, della giustizia e della solidarietà, fossero posti alla base della nuova società cui la maggioranza degli italiani aspirava, e che si è sviluppata dal dopoguerra ad oggi.
“La Costituzione è un complesso di regole – ha esordito, invece, Antonio Marziale – che ci pone davanti ad una scelta: vivere rispettando quelle regole, vivere al di fuori delle stesse. La libertà è questa, poter scegliere da che parte stare. Vogliamo farvi capire cosa sono le regole, cosa è la Costituzione affinché voi possiate cambiare le cose, perché noi adulti le abbiamo infrante, le abbiamo ignorate, non siamo riusciti ad applicarle. In questi giorni dal Quirinale unico esempio di come si rispettano le regole, per governare bisogna essere capaci, non basta andare in una piazza e dire le cose. Questi sono solamente attentati alla Costituzione”.
“Giocare dentro le regole – afferma ancora – è il segreto per vincere il campionato della vita, chi è nel giusto non ha nulla da temere mai, chi le infrange deve sapere che prima o poi si verrà a sapere. Abbiamo voluto questa manifestazione per darvi arma di creare un mondo migliore di quello che oggi noi non possiamo darvi. Leggete la Costituzione, anche un solo articolo per volta. Cercate di capirlo, perché questo mondo è stato ucciso dall’ignoranza, mezzo con il quale si è arrivati a creare una società senza regole, allo sbando. Voi potete cambiarlo, dovete averne la consapevolezza”.