Terremoto all’Isola d’Elba. Il Prefetto in manette e quei “rapporti” con la ‘ndrangheta
Una trentina di persone indagate per associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale, ma anche dell’esplosivo sequestrato. Intercettate poi circa 9 tonnellate di tabacchi lavorati esteri di contrabbando. E, dulcis in fundo, le manette che sono scattate per il viceprefetto dell’Isola d’Elba ed altri nove soggetti, tra cui spicca anche un pregiudicato che si ritiene facente parte di una nota cosca calabrese.
Questi, in sintesi, i risultati dell’operazione scattata all’alba di stamani e condotta dai finanzieri di Livorno su ordine del Procuratore Capo del capoluogo toscano, Ettore Squillace Greco
In base all’ordinanza - emessa dal Gip Marco Sacquegna - delle nove persone arrestate, due sono quelle finte in carcere: per l’appunto il Vice Prefetto ed il soggetto calabrese considerato appartenente alla ‘ndrangheta attiva in Piemonte, e a suo tempo mandante dell’omicidio del Procuratore di Torino Bruno Caccia. Gli altri sette dei coinvolti, invece, sono stati sottoposti ai domiciliari.
Durante le indagini, inoltre, nel novembre scorso era già stata arrestata in flagranza un’altra persona.
Il blitz, denominato “Vicerè”, si inserisce nell’ambito di un’articolata indagine svolta dai militari della Compagnia di Portoferraio e del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Livorno, che ha portato alla denuncia di 27 soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei associazione a delinquere, porto abusivo di esplosivi (quest’ultimi detenuti con lo scopo di compiere un atto di intimidazione), contrabbando delle 9 tonnellate di sigarette, indebita compensazione di debiti tributari con fittizie compensazioni, l’illecita sottrazione al pagamento delle accise sugli alcolici tramite il falso in documenti pubblici informatici.
Contestualmente alle misure cautelari, le fiamme gialle stanno effettuando una serie di perquisizioni personali, domiciliari e locali in sette Regioni, in particolare nelle province di Livorno, Torino, Asti, Padova, Ravenna, Forlì, Pisa, Pistoia, Campobasso, Napoli, Salerno, Lecce e Brindisi.