Droga: spaccio nella fascia ionica Materana, 44 avvisi di garanzia
I carabinieri di Pisticci (Matera), hanno notificato 44 avvisi di garanzia a persone residenti in Basilicata, Puglia e Calabria, accusate di spaccio di ingenti quantità di droga, detenzione di armi, intestazione fraudolenta di beni e riciclaggio.
Le indagini hanno individuato diverse cellule criminali che, in autonomia tra loro, gestivano piazze di spaccio su comuni del versante ionico materano. Nel corso delle indagini, eseguite con ausili tecnici e intercettazioni telefoniche, erano stati effettuati numerosi riscontri all’attività di spaccio, con arresti e sequestri di droga come quello eseguito a Metaponto, loc. Pizzica, SS 175, a carico di P.F., trentenne materano, trovato in possesso di kg. 20 di marijuana o sulla SS 106 a carico di L.E., quarantenne bernaldese, trovato in possesso di kg. 1 della stessa sostanza.
Ulteriori 26 kg. sono stati sequestrati a Senise, a D.R., cinquantenne materano e 20 kg sono stati sequestrati a Matera a F.P. trentenne di origine calabrese.
Numerosi sono stati anche i sequestri di altre droghe come cocaina e hashish. Le indagini hanno dimostrato inoltre diversi canali di approvvigionamento per le diverse tipologie di sostanze nelle limitrofe Calabria e Puglia. La pericolosità dei soggetti è stata desunta anche dal possesso di armi di alcuni degli indagati, in particolare S.G., sessantenne scanzanese e D.R., cinquantenne di Matera, avevano la disponibilità rispettivamente di una mitraglietta e una pistola. Sequestrata, a Matera, anche una 7,65 a P.A. di Vibo Valentia.
Uno di questi soggetti, S.G. di Scanzano Jonico, aveva intestato ad altri personaggi F.C., D.C., sempre di Scanzano beni di ingente valore tra i quali diversi appartamenti, un’imbarcazione di lusso, ecc.
Le indagini hanno dimostrato gli enormi profitti che questi criminali riuscivano ad ottenere nell’illecito mercato della droga e la conseguente necessità di riciclare le somme di denaro sporco. Toccherà ora agli indagati fornire eventuali difese o richiedere l’interrogatorio prima del rinvio a giudizio.