Rifiuti, Pugliese: su Akros e differenziata basta speculazioni
“La vicenda dell’Akros e dei suoi lavoratori, viene a più riprese strumentalizzata e sta avendo una narrazione che non corrisponde, per tanti versi, alla realtà e alla verità dei fatti. - È quanto afferma in una nota stampa il sindaco di Crotone, Ugo Pugliese -
Ricordiamo, intanto, - si legge nel comunicato - che l’Akros era una società che operava nel settore dei rifiuti in quasi tutti i 27 comuni della nostra Provincia.
Questa società è piombata in una crisi profonda e irreversibile, non perché i rifiuti sono all’improvviso e quasi magicamente scomparsi, ma perché c’è stata abbondantemente una fallimentare gestione della società che, pure in presenza di un mercato, è stata portata al fallimento. Chissà perché?
Invito i cittadini a non fermarsi agli aspetti solo successivi agli eventi di “malagestione” che si sono perpetuati per anni, e che poi costituiscono la vera ragione per la quale una società con un mercato sicuro e con circa settanta dipendenti è entrata in agonia e in fallimento.
Ribadisco - si legge ancora - che i rifiuti non sono scomparsi da tutti i comuni della provincia crotonese, anzi, probabilmente, sono aumentati, tant’è che in sostituzione dell’Akros sono subentrate altre imprese che, in gran parte, non hanno nemmeno fatto scattare la famosa “clausola sociale” nei confronti dei lavoratori.
Ed ecco perché, nonostante il mercato si restringesse territorialmente, vista la scelta di alcuni Comuni di servirsi di società differenti, i lavoratori Akros rimanevano sempre più o meno nello stesso numero.
Qualche geniale pseudo-economista e pseudo-difensore del lavoro, - scrive il primo cittadino - ha ben pensato, da una parte, di “graziare” i responsabili, e probabilmente sé stesso, e dall’altra di far scivolare tutta la vicenda sulle spalle della città di Crotone e quindi dei suoi cittadini.
Una soluzione questa che, verosimilmente, gli è sembrata essere la più facile e la più geniale senza porsi, però, il problema delle difficoltà che avrebbe creato ad Akrea e al Comune pitagorico.
E così nei mesi a ridosso della competizione elettorale amministrativa è stato prodotto un accordo che, torno a ripetere, graziando tutti i responsabili o sarebbe meglio dire gli irresponsabili, che scaricava per intero il peso del problema sulle gracili spalle di Akrea, con l’accondiscendenza dei “morituri”, in sede amministrativa e in sede politica, senza, però, che questi compiessero alcuna assunzione, senza, fra l’altro, adempiere agli obblighi sottoscritti!
Altri, ad altro livello, hanno dichiarato, a copertura di questo accordo, una disponibilità di due milioni di euro che non si sono mai visti, il che conferma il carattere “clientelare” compiuto ai danni degli interessi dei cittadini crotonesi.
Tant’è che il sottoscritto, Ugo Pugliese, appena eletto sindaco di Crotone, a luglio 2016, spinto da un sentimento di forte e sincera sensibilità che contraddistingue non solo la mia persona ma l’intera coalizione che ha dato vita ad un epocale cambiamento in questa città, ha assunto 28 lavoratori della fallita Akros che da due anni sono in servizio presso Akrea.
Nonostante questo atto di coraggio che avrebbero dovuto compiere coloro che hanno sottoscritto l’accordo e che invece non hanno fatto, questa generosità e questo senso del dovere non può essere continuamente negata ma deve essere riconosciuta.
Vorrei sottolineare e ricordare che il compito del Primo Cittadino è quello di tutelare gli interessi dell’intera città, ed in equilibrio con essi, non far venire meno, anche, atti di solidarietà.
Più volte e tante volte, anzi, troppe volte, al punto di diventare una cantilena, viene richiamata l’avvio della differenziata nella città di
Crotone. Gli stessi che pronunciano e sollecitano questo obiettivo, pur avendo avuto nel passato come oggi, ruoli e funzioni di rappresentanza degli interessi generali, non hanno mai avuto alcuna attenzione e curatela dell’Akrea che, da decenni, risulta priva di mezzi adeguati e delle risorse necessarie per provvedere ad un processo riorganizzativo e di modernizzazione tecnologica e strumentale.
Solo in queste condizioni Akrea potrà affrontare la sfida della differenziata, diversamente appare proprio come una cantilena fine a sé stessa.
Questo processo richiede risorse non inferiori a sei milioni di euro, che il Comune di Crotone sta provvedendo ad assicurare, in primo luogo avendo partecipato al bando regionale con un apposito “Progetto” che ha vinto ed è risultato essere il secondo in Calabria e che, speriamo, tenuto conto della lentezza regionale, dovrebbe assicurare un contributo di circa due milioni di euro.
La restante somma sarà messa a disposizione dall’amministrazione comunale, sforzo questo mai compiuto prima a Crotone.
Il progetto di avvio della differenziata è in fase di definizione e sarà presentato ufficialmente alla città non più tardi di questo mese di giugno.
Ovviamente a partire da questa data saranno attivate tutte le procedure per l’acquisizione dei nuovi mezzi e di tutta la strumentazione necessaria da porre in dotazione ad Akrea, unitamente ad una appropriata riorganizzazione della stessa società.
Infine, in questo contesto e dentro questo percorso, che porta per davvero all’avvio della differenziata e ad una città ordinata e pulita, il sottoscritto, che non dimentica ne vuole accantonare i problemi della mancanza di lavoro e i drammi che questa provoca, con rispetto della tutela e dell’integrità dei cittadini e di Akrea, si impegna a rendere fruibili gli spazi occupazionali che si renderanno disponibili.
A conferma di questo impegno, - scrive ancora Pugliese - ho già dato indicazioni di dare segnali concreti di solidarietà che possano alleviare i disagi vissuto da molti lavoratori.
Ogni altra soluzione sarebbe velleitaria e non salverebbe né capre né cavoli, anzi, proseguirebbe quella tendenza funesta di mortalità accentuata e cruenta, attuata da una classe dirigente miope che ha fatto fallire tutte le società partecipate dedicate ai servizi pubblici locali (Akros, Soakro, Gestione Servizi, Aeroporto S. Anna).
Da questa moria, si è salvata solo Akrea e non intendiamo, per nessuna ragione al mondo, pregiudicare anche la vita di questa azienda che, invece, riveduta, corretta e attrezzata, vogliamo rafforzare e rilanciare per compiere al meglio e con efficacia il suo compito nella città di Crotone, e magari per affrontare a testa alta la sfida del nuovo mercato che si sta costituendo attraverso la creazione dell’Ato, composto da tutti i ventisette Comuni della provincia di Crotone.
Solo in questo quadro, rispettoso degli interessi della città dei suoi cittadini e dell’intera comunità provinciale, si potrà concorrere a dare soddisfazione ai drammatici problemi che altri hanno creato e ci hanno lasciato in eredità.
E questa non potrà che essere la mia più grande soddisfazione, proprio nell’interesse dei lavoratori”.