Comune, Febbe e Cimino su isola pedonale a Catanzaro

Catanzaro Politica

Testo integrale della dichiarazione rilasciata dal consigliere comunale del Pd Vincenzo Febbe


"Vorrei ringraziare i cittadini di Catanzaro per la grande partecipazione, lo scorso sabato pomeriggio, alla "manifestazione" in favore dell' isola pedonale. Sono state infatti migliaia le persone che hanno scelto di non utilizzare la macchina per passeggiare lungo le vie di Corso Mazzini e fare shopping. Uomini, donne, intere famiglie, ma la gioia più grande è stata vedere i numerosi bambini passeggiare finalmente in sicurezza, senza il pericolo delle automobili. E' questa credo sia stata la risposta migliore che la città ha dato a un'altra manifestazione, in quel caso organizzata e che, qualche giorno fa, ha portato per le vie del centro la protesta di chi è contrario all'isola pedonale. Una risposta che non lascia dubbi: a Catanzaro, la maggior parte dei cittadini vuole l'isola pedonale. Certamente ancora molto c'e' da fare e da migliorare, ma questa Amministrazione di centrosinistra, guidata dal sindaco Olivo, vuole governare la città senza lasciarsi coinvolgere dagli umori della piazza, vuole governare perché il popolo ha scelto, nel 2006, questa coalizione. Nessuno dimentica che una delle prime emergenze che il Sindaco ha dovuto affrontare, fu il completamento dei lavori su Corso Mazzini. Come non ricordare che quei lavori sono rimasti fermi per circa 18 mesi? E' stato grazie all'impegno di Rosario Olivo che, in poco tempo, il restyling è stato concluso, garantendo la fruizione del Corso. Come non ricordare, ancora, che in quel periodo gli esercenti del centro subirono notevoli danni. E non eravamo certamente noi a governare la città, ma non voglio esprimere valutazioni sulle passate amministrazioni. Desiderio mio e di tutto il centrosinistra e' quello di portare questa città ai livelli europei. L'istituzione dell'isola pedonale, il progetto della metropolitana di superficie, il progetto delle scale mobili ( tutte opere finanziate e in fase di realizzazione), l'istituzione del conservatorio musicale, l'archivio storico e altre opere che qui non cito, sono tutti elementi che faranno di Catanzaro una città modello per tutta la Calabria. Per questo bisogna dare continuità ai progetti sopra elencati. Sarebbe una vera iattura per il Capoluogo non riuscire a finire tutto quello che questa Amministrazione ha prodotto. Progetti che in collaborazione con la Regione Calabria e il suo presidente Agazio Loiero, hanno la totale copertura finanziaria. Sono queste le vere risposte che i cittadini di Catanzaro vogliono da chi amministra la città e noi del centrosinistra siamo e saremo al servizio di tutti loro".

Testo integrale della dichiarazione del capogruppo di "Nuova alleanza per Catanzaro" Franco Cimino

"La pubblicità, che anche in politica da taluni è considerata l'anima del commercio, se insistita, rischia di diventare disinformazione. E' quella che rischia di trasformare la già pesante quanto inutile polemica sull'isola pedonale, nella guerra stupida di Corso Mazzini. Si vorrebbe imporre una divisione "ideologica" tra sedicenti liberatori del Corso e quanti, commercianti in prima fila, vorrebbero mantenerlo ostaggio di piccoli interessi commerciali ed elettorali. Se, come chiediamo da due anni, e oggi in particolare, il Consiglio Comunale fosse chiamato a discutere dell'argomento, vedremmo uno per uno chi sta da una parte e chi dall'altra. Invece, accade che un piccolo gruppo di persone vuole inventarsi situazioni e posizioni che non ci sono. Ed eroismi, diciamo, da mitica lotta antifascista. Occorre allora ripristinare, per rispetto dei cittadini, alcuni elementi di verità. Il primo: il Corso è stato ristrutturato da un'amministrazione diversa, che ha saputo cogliere al volo l'opportunità che l'Europa, con finanziamenti finalizzati, ha concesso alle città per liberarle dal traffico e valorizzare centri storici. E' l'Europa che ha "pagato" Catanzaro per farle cambiare la vecchia mentalità e ridare bellezza al suo volto prezioso. Questa nuova filosofia, per sostenersi e diventare realtà accettata e vissuta, aveva bisogno di parcheggi, di un nuovo piano della viabilità e di un servizio trasporti adeguato. Senza queste novità il Corso, pur rinnovato e più bello, sarebbe diventato ostacolo all'ordine urbano e alla libertà delle persone e del commercio. Quest'insieme di elementi necessari, ancora dopo molti anni non ci sono. Ovvero sono in parte carenti e in altre parti disordinati e precari. Non aver saputo accompagnare le realizzazioni di questi elementi all'esistente Corso Mazzini rinnovato, è causa delle tensioni odierne, dell' incomprensione di molti cittadini e del risentimento di tanti commercianti. Qualcuno per coprire queste contraddizioni ha pensato di crearne una più grande. E, cioè, modificare il volto del Corso con opere di natura strutturale che lo appesantiscono e lo fanno meno bello. Se invece si fosse operato con coraggio, tempestività, nella direzione indicata dall'Europa non si avrebbe oggi questo disordine. E, soprattutto, questa stupida "guerra"del Corso, che poco ci è mancato non diventasse "guerra" sul Corso. Ancora una volta l'invito alla prudenza e alla responsabilità: si faccia meno propaganda e più confronto. Uniti si lavora meglio e si può accettare tutto. Lo dice uno che del "Corso liberato", che non significa solo isola pedonale, è da sempre convinto assertore, pagandone anche in passato un prezzo politico non irrilevante".