Vibo: l’Arma ricorda il Carabiniere Antonino Civinini, ucciso 31 anni fa
Nella mattinata di oggi, in via Argentaria di Vibo Valentia, i Carabinieri della Legione Calabria hanno commemorato il trentunesimo anniversario dell’uccisione del Carabiniere Antonino Civinini il quale all’età di 27 anni, venne mortalmente ferito da un energumeno che con il suo mezzo stava effettuando manovre pericolose nel centro della città.
Per quel gesto di altruismo, coraggio e senso civico, allora gli fu concessa la Medaglia d’Argento al Valor Militare alla Memoria.
La cerimonia, che si è svolta nei pressi del luogo ove il militare perse la vita, si è sviluppata in pochi ma significativi momenti condivisi da tutta l’Arma Vibonese rappresentata dai militari della Territoriale, del 14° Battaglione, dei Carabinieri Forestali, dei Cacciatori e dell’8° Nucleo Elicotteri.
L’inizio ha visto gli alunni del Liceo Musicale “Capialbi” eseguire l’inno d’Italia, poi ha preso la parola il Sindaco di Vibo Valentia, Dottor Elio Costa, all’epoca Sostituto Procuratore presso la locale Procura e titolare delle indagini e poi il momento più atteso da tutti e cioè la scopertura dell’opera realizzata dallo Studente della 5C del Liceo Artistico “Morelli-Colao” Antonio La Fortuna in ricordo del sacrificio del militare. L’opera dal titolo “la virtù di ferro” che raffigura un uomo chinato, colto nel momento in cui è pronto a rialzarsi, dalle cui spalle si erge lo stemma araldico dell’Arma dei Carabinieri che va via via a disciogliersi a creare quasi un manto con l’uomo vuole rappresentare e ricordare il gesto eroico del Carabiniere Civinini verso la cittadinanza la quale riprende nuova vita e fiducia sulla propria incolumità vegliata da sempre da eroi comuni.
Successivamente ha preso la parola il Generale di Brigata Vincenzo Paticchio, Comandante della Legione Carabinieri Calabria.
A seguire la lettura della motivazione con cui è stata concessa la medaglia d’Argento al Valor Militare al Carabiniere Civinini e della preghiera del Carabiniere accompagnata in sottofondo dalle note della “Virgo Fidelis”. La cerimonia si è conclusa con la deposizione di una corona ai piedi della targa commemorativa che ricorda l’estremo sacrificio del Carabiniere Civinini.
Alla commemorazione oltre ad un gran numero di cittadini vibonesi, quest’anno hanno partecipato anche un nutrito gruppo di ex appartenenti alla Compagnia Speciale di Rosarno e poi di Vibo Valentia provenienti da diverse parti d’Italia.
In ultimo, le massime Autorità militari si sono recate in visita presso la vicina sede dell’Associazione Nazionale Carabinieri. La Sezione composta da circa 70 membri divisi tra carabinieri a riposo, famigliari e simpatizzanti costituisce un tutt’uno con l’Arma in servizio a dimostrazione del legame indissolubile che, superando il tempo, unisce i Carabinieri di ieri con quelli di oggi.
Nella serata di ieri venerdì 22, presso l’Auditorium dello “Spirito Santo” si è tenuto il Concerto per il 31° anniversario della morte del Carabiniere Medaglia d’Argento al Valor Militare alla Memoria Antonino Civinini alla presenza del Comandante della Legione Carabinieri, delle massime Autorità civili, militari, religiose della Provincia e di molti Presidi rappresentanti le numerose scuole del Vibonese. Un momento di musica e bellezza resa tale dall’Orchestra del Conservatorio “Fausto Torrefranca” diretta dal Maestro Elia Corazza e del Liceo “Vito Capialbi” diretta dal Maestro Diego Ventura con la voce narrante di Alberto Micelotta che nel raccontare la vita del Car. Civinini ha messo in luce il legame tra quel giovane di allora e i tanti giovani Carabinieri che provenienti da diverse Regioni d’Italia prestano servizio a Vibo e con la presentazione dell’evento a cura della musicista Chiara Zangari.
L’augurio conclusivo è che il collegio dello “Spirito Santo”, individuato quale futuro Comando Provinciale dei Carabinieri possa essere intitolato all’eroe Civinini.
Di seguito la motivazione della concessione della Medaglia d’Argento al Valor Militare alla memoria al Carabiniere Antonino Civinini
Libero dal servizio ed in abiti civili, informato che in affollata via del centro un energumeno armato, in stato di manifesta ubriachezza, aveva eseguito alla guida di motomezzo reiterate manovre, minacciando di morte i numerosi astanti, con altissimo senso del dovere e cosciente sprezzo del pericolo lo affrontava unitamente a pari grado per disarmarlo ed imporre il rispetto della Legge. Fatto segno a proditoria azione di fuoco dal malfattore e colpito in più parti vitali, cadeva mortalmente ferito. Fulgido esempio di coraggio, spinto fino all’estremo sacrificio e di elette virtù civiche.”