Azienda pubblicitaria nasconde 3,6 milioni al Fisco. In 8 anni mai una dichiarazione
In otto anni, ovvero dal 2010, avrebbe avuto un giro d’affari di oltre tre milioni e mezzo di euro. Un importo rilevante ma su cui non solo non sarebbero state pagate le tasse dovute quanto - in tutti questi anni - non sarebbe stato mai dichiarato alcun ricavo al Fisco.
Insomma, un evasore totale che non avrebbe presentato alcuna dichiarazione dei redditi. A questa conclusione sono giunti i finanzieri di Paola, nel cosentino, che sotto la direzione del procuratore capo della Procura locale, Pierpaolo Bruni e del Sostituto Teresa Valeria Grieco, avevano già eseguito delle misure cautelari personali e dei sequestri nei confronti di diversi soggetti accusati di trasferimento fraudolento di valori - la cosiddetta “Intestazione fittizia” - e che oggi ritengono di aver smascherato una ditta individuale “fantasma” attiva nel settore della pubblicità.
Rilevata l’intestazione fittizia della società, le fiamme gialle hanno avviato una verifica fiscale sull’attività, rilevando che nel corso degli anni i titolari non avevano mai presentato dichiarazioni fiscali né pagato imposte.
Gli investigatori hanno così ricostruito le vendite e gli utili dell’impresa, anche attraverso delle indagini finanziarie e dei riscontri effettuati nei confronti di numerosi operatori commerciali del settore; delle attività particolarmente difficoltose a causa della mancata esibizione della documentazione amministrativa e contabile.
Alla fine hanno constatato la mancata dichiarazione di ricavi per oltre 3,6 milioni di euro e di imposte complessive per oltre 2,3 milioni di euro.
Al termine, l’amministratore di fatto ed il suo presunto prestanome sono stati anche denunciati alla Procura per omessa dichiarazione e occultamento o distruzione di documenti contabili. Entrambi rischiano la reclusione fino a 4 anni per il primo reato e fino a 6 anni per gli altri.