Tra docufilm, animazione e web series trionfano i vincitori del ReFF
Aumenta il ritmo ed aumenta la passione attorno al React Film Festival: ieri la seconda serata, ricca di contenuti, per il primo Festival dei cortometraggi made in Calabria. Ad essere selezionati dalla giuria tecnico-critica, stavolta, il “miglior corto di animazione”, il “miglior documentario” e “miglior pilot per web serie”. Ad impreziosire la serata, alcuni tra i guest più attesi della rassegna.
In giuria tecnica, per la seconda serata, Emiliano Bellardini, Daniele Tomassetti, Berardino Iacovone e, per i corti d’animazione, due giurati “di settore”: Angelo Grandinetti, presidente del Lamezia Comics, e Francesco Polizzo, sceneggiatore. Al tavolo della giuria critica, invece, il semiologo Luigi Tassoni, dell’università di Pécs, la saggista e docente Milly Curcio, il giornalista Stefano Lo Verme e Gianmario Anselmi, dell’Università di Bologna, già volto noto del Cinematografo di Marzullo.
Vincitore del premio “best animated short”, dunque miglior corto d’animazione, consegnato sul palco del ReFF dall’attore Lorenzo Lavia, il regista tedesco Nikita Diakur con il corto “Ugly” per “essersi distinto nell’uso dei linguaggi sperimentali e dell’innovazione tecnologica” ha motivato Alessandro D‘Alatri, presidente di Giuria. “Tutti i corti d’animazione nel quintetto in nomination, per pura combinazione, trattano -seppur con tecniche diverse- un tema comune: quello del rispetto per l’ambiente, per la diversità e la vita. “Ugly” è un invito alla riflessione: siamo tutti ospiti su questo pianeta”, ha commentato ancora D’Alatri.
Per la sezione “documentari e docufiction”, a vincere è stato ”Winter in Lviv” di Till Mayer e Pirmin Styrnol, un bianco e nero sulla vita delle donne in Ucraina e sulla loro condizione sociale. “Si tratta del corto che più ha rispettato il linguaggio documentaristico, una finestra sul reale che ha trovato la propria intensità anche nell’uso del bianco e nero” -ha motivato sul palco di ReFF Milly Curcio, che ha voluto anche omaggiare la memoria di Vittorio De Seta, grande regista calabrese- “Con Winter in Lviv siamo entrati nella vita delle donne ucraine, abbiamo sentito l’odore delle loro case, delle loro cucine”, ha aggiunto il direttore artistico Giovanni Carpanzano.
Alcuni documentari hanno inoltre trattato il tema della violenza di genere, ecco il perché della presenza sul palco anche di Donatella Ponterio, psicologa, per il progetto “Donne in cammino” e Cristina Marino, per lo “Sportello SAM”, per un momento di approfondimento sul tema.
Dopo le divertenti gag di Valentina Persia, cabarettista e special guest sul palco di ReFF, capace più di ogni altro a scaldare il pubblico dell’anfiteatro del Parco della Biodiversità, è stata la volta del premio “miglior Pilot per web serie”, cioè il miglior “episodio zero” di una serie per il web.
A vincere, premiato da Berardino Iacovone (autore e regista della Restart Production di Roma), “The silent of Jill”, regia di Daniele Tullio e Demetrio Caracciolo, episodio pilot di una serie dalle tinte western. Le motivazioni sono molteplici: “Anzitutto -spiega Carpanzano- è un episodio totalmente made in Calabria, dunque si lavora con la calabresità dei paesaggi che ben si prestano al genere western. Poi è assolutamente innovativo: già il western non si vede da un po’ al cinema, sul web è qualcosa di totalmente inedito. Potremo quindi sviluppare un prodotto completamente nuovo ed avvincente, esportabile secondo le logiche del web”.
Uno dei cinque “Lupo d’oro”, premi speciali alla carriera ed a personalità che si sono distinte per il proprio contributo professionale nel mondo dell’arte e della cultura in Calabria, è stato assegnato a Rosetta Alberto, dirigente della Provincia di Catanzaro e Direttore del Polo Museale del Parco.
Dulcis in fundo, un momento attesissimo da grandi e piccini, segnato dalla presenza di un personaggio straordinario: E.T. l’extraterrestre, sul palco in scala 1:1, accompagnato da Daniela Rambaldi, figlia del creatore di E.T. e tre volte premio Oscar Carlo Rambaldi. Daniela Rambaldi, vicepresidente dell’omonima Fondazione, premiata sul palco di ReFF con il Lupo d’Oro alla carriera ed al genio del padre Carlo, ha illustrato alla platea il lavoro che la Fondazione compie in tutta Italia, principalmente nelle scuole. “Tramite E.T. parliamo ai ragazzi di integrazione, mettiamo i bambini fin dall’età scolare a confronto con il diverso, li sensibilizziamo ad un tema così delicato ed attuale”, ha detto. Notizia lanciata dal palco del ReFF: assieme alla Fondazione Rambaldi, l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro inizierà per il prossimo anno accademico un master in “Visual effects”: ad annunciarlo il direttore di ReFF Carpanzano congiuntamente al direttore dell’Accademia di Belle Arti Vittorio Politano. Ultimo appuntamento con ReFF questa sera: golden carpet alle ore 20.30, stavolta in compagnia dell’attesissimo guest Valerio Scanu.