Sport. Padre Fedele scrive ad Alessandro Bernardi
Caro Alessandro Bernardi,
alla fine di questo anno crudele per te e per le altre sei famiglie il mio pensiero sacerdotale vola verso tutti voi che soffrite per la perdita dei vostri cari. Le feste, in queste tragiche circostanze, fanno sentire di più il vuoto dei cari morti, mentre gli occhi, due piccoli rivoli di lacrime, solcano il vostro viso, imperlandolo con profumo di amore, solidarietà, ricordi imperituri. Non voglio fare prediche o retorica con frasi d’effetto, ma solo francescanamente starvi vicini con la preghiera intima e fervente, affinché il Signore, che ha permesso la tragedia, fortifichi la vostra fede. Ho chiesto ai direttori dei giornali di pubblicare queste mie povere ma sentite espressioni, affinché i lettori ricordino, meditino, preghino e siano solidali con il vostro dolore. Non mi stancherò di proporre altre iniziative, perché il ricordo continuo dei cari morti sia suggello di vita e non di morte e sia monito per gli automobilisti responsabili della propria ed altrui vita. I vostri papà e mariti, siatene certi, sapranno ispirarvi pensieri di alta qualità e continueranno ad educarvi non solo per i ricordi che hanno lasciato, ma principalmente con l’intercessione presso quel Cristo che ha vissuto le sofferenze della croce e della morte e verso quella Madre Addolorata che adagiò il suo mantello sul capo e sul seno delle vostre mamme in un mistico amplesso che solo chi perde un figlio o un marito può comprendere. L’anno 2011 sia un anno di pace, di amore fraterno e di solidarietà. Caro Alessandro, grande campione di calcio, partecipo questi pensieri alle altre sfortunate famiglie di Lamezia Terme.
Con affetto,
Padre Fedele Bisceglia Francesco
Medico Missionario
Congo, Brazzaville 30/12/2010