Le navi della Marina al porto di Crotone: a bordo dell’Aviere e di Euro
Ventisei anni di servizio per 37.000 ore in movimento, per 400.788 miglia percorse. E ancora 34 34 anni di servizio ha totalizzato più di 60.000 ore di moto per 749.507 miglia percorse. Sono i numeri delle navi della Marina militare Aviere ed Euro, navi che ieri mattina hanno attraccato al porto di Crotone nella tappa dell’ultima campagna navale prima della dismissione dal servizio. E Crotone è l'ultimo porto nel viaggio prima dell'ultimo scalo a Taranto del pattugliatore e della fregata. E proprio nella città pugliese ci sarà il definitivo ammaina bandiera prima della dismissione.
Questa mattina si è infatti tenuta una conferenza stampa per illustrate la campagna navale e le attività durante la sosta. Come la formazione degli allievi. Sì, perché durante le ultime miglia di navigazione, il pattugliatore di squadra Aviere, al comando del capitano di fregata Bruno Viafora, e la fregata Euro, al comando del capitano di fregata Nicolò Pisani, saranno i luoghi di formazione per gli studenti della Scuola Navale Militare “Francesco Morosini”.
Ma la presenza al porto delle navi è anche l’occasione di visitare le unità con questi orari: oggi mercoledì 11 luglio, dalle 15:30 alle 18:30; domani giovedì 12 luglio: dalle 10 alle 12, e dalle 15:30 alle 18:30.
Alla conferenza stampa, cui erano presenti il capitano di fregata dell’Aviere, Bruno Viafora, il capitano di fregata dell’Euro, Nicolò Pisani, il capitano di corvetta, nonché comandante del corso Typhoeus alla Scuola Navale Militare Francesco Morosini di Venezia, Corrado Rocca, sono stati illustrati i motivi della visita e le caratteristiche delle navi e i corsi della scuola.
Così se Viafora ha parlato delle numerose missioni dell’Aviere, come le operazioni di soccorso in mare, considerando che sulla nave è presente un medico e un infermeria e tutto il personale ha fatto corsi di primo soccorso. “Avendo la piazzola elicottero – ha detto Viafora – siamo intervenuti a 20 miglia a sud della costa di Lampedusa per soccorrere un marinaio”. Ha poi parlato della dismissioni delle navi, confermando che le unità sono “vere” e proprie “icone di storia non solo della Marina Militare”, perchè “hanno rappresentato, nel corso della loro vita operativa, mediamente di 35 anni, un fiore all’occhiello del Paese e dell’industria nazionale in Italia e all’estero partecipando a numerose missioni operative in diversi bacini del mondo assicurando, al contempo, grande consenso e lustro alla Forza Armata e alla Nazione”.
Pisani ha invece illustrato le missioni dell’Euro, spesso impegnata a difendere le coste e i mari dai pirati. E non solo. Perché l’unità ha preso parte all’operazione Mare nostrum durante la quale ha soccorso e portato in salvo centinaia di persone. Ha quindi espresso viva soddisfazione per aver “messo piede” a Crotone, città sempre vista al largo e oggi invece più vicina. “E’ sempre importante visitare la città in cui siamo attraccati, perché ci permettere di conoscere l’intero centro e i cittadini”, ha detto Pisani. Ha quindi ricordato che le due navi una volta dismesse e depotenziate potranno essere utilizzate da altre marine militari minori come è accaduto per altre unità. Lo Stato italiano potrà infatti venderle.
Rocca ha invece parlato dei corsi della scuola navale, dei corsi attivi e delle percentuali di studenti. “La provenienza geografica dei ragazzi è varia, ma le percentuali più alte si registrano a favore del Veneto, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia. Il 40% degli studenti - ha proseguito Rocca – dono donne, al momento nel mio corso di 54 studenti 23 sono ragazze. L 'obiettivo è formare personale preparato e competente, anche attraverso la partecipazione alle campagne d'istruzione”.
Per gli allievi della Scuola Navale Morosini dunque l`imbarco sulle Unità della Marina militare rappresenta anche un momento di crescita personale e un’occasione di conoscenza e contatto per una eventuale scelta più consapevole del percorso di studi da intraprendere al termine della scuola navale.