Galatro. Gestione delle terme comunali, minoranza: si garantisca trasparenza

Reggio Calabria Politica
Le vecchie terme di Galatro

I consiglieri di minoranza insieme al gruppo politico Galatro Viva, intervengono sulla costituzione della società di gestione delle terme comunali, per ribadire la loro posizione in relazione alle decisioni assunte in proposito dalla maggioranza.

Il Gruppo, rappresentato da Nicola Marazzita ha voluto evidenziare come si possa intervenire “solamente su aspetti marginali della delibera di costituzione della società termale” e che “nulla - a loro dire - si può modificare sull’impostazione complessiva che è già predeterminata”.

“La perentorietà (dieci giorni) per definire le proposte da parte dei cittadini, senza peraltro dare adeguata pubblicità all’invito – sbottano dalla minoranza - la dice lunga sulle reali intenzioni della maggioranza rispetto al confronto aperto e democratico che la vicenda avrebbe meritato”.

Le proposte del Gruppo di consigliere dunque sono state ribadite in una missiva inviata al Sindaco di Galatro, al Segretario generale dell’Ente e a tutti i Consiglieri.

Nell lettera si invita a “prendere in seria considerazione la possibilità di modificare l’atto deliberativo al fine di garantire, nella futura gestione delle terme, un assetto più democratico e partecipato”. L’intento è quello di ricordare che “ad ogni occasione – scrivono i consiglieri - abbiamo propugnato una gestione sì pubblica, ma allargata agli enti comunali limitrofi, alla Città metropolitana e alla regione Calabria, con maggioranza sempre al comune di Galatro”.

Per due ordini di motivi: avere maggiori fondi a disposizione e far diventare le terme un patrimonio del territorio e dell’intera regione. Per questo nel Consiglio Comunale del 4 Maggio scorso la minoranza aveva chiesto una commissione per definire gli assetti societari.

Ma, “nessuna risposta ci è pervenuta nel merito della nostra richiesta – ribadiscono dalla minoranza - confermando la totale indisponibilità al confronto democratico da parte della maggioranza. La democrazia riguarda tutti i cittadini ed in modo particolare chi è chiamato a partecipare direttamente alla gestione della cosa pubblica. Ci dispiace evidenziare a tal proposito, che, nei fatti, la maggioranza ha tenuto sempre una condotta per nulla propensa al rispetto di queste regole, anzi quasi sempre, incurante della minoranza, ha deciso autonomamente questioni importanti e vitali per la comunità”.

“La gestione delle terme – aggiungono dal Gruppo - rappresenta il problema più importante da risolvere poiché sta per costituirsi una società che vedrà unico attore il comune di Galatro. Anche in questo caso i cittadini e la minoranza vengono esclusi da qualunque confronto. In più occasioni, i sottoscritti hanno messo in guardia l’amministrazione a non avventurarsi in decisioni frettolose, inopportune e dubbie sotto il profilo della legalità, in merito alla costituzione della fondazione, poi naufragata, perché legalmente insostenibile, per come avevamo ampiamente previsto”.

Queste motivazioni hanno portato la minoranza al convincimento “che la gestione delle terme possa trasformarsi, anche non volendo, in una gestione privata più che pubblica, interessata più che disinteressata e a conduzione familiare. L’impostazione proposta determinerà un capo assoluto, che in questo caso è ovviamente il sindaco, che decide, pianifica e attua in totale autonomia”.

Nel rispetto delle prerogative assegnate dalla legge all’opposizione il gruppo di minoranza pertanto fa sapere che sarà contro qualunque decisione che verrà presa per la futura gestione termale e “che non garantisca trasparenza e conduzione aperta e democratica, riservandoci, di volta in volta, di informare tutti i cittadini sulle iniziative intraprese e di comunicare e denunciare agli organismi competenti le situazioni di criticità che non sono chiare e non rispettino fino in fondo le disposizioni di legge, fugando qualsivoglia dubbio sugli aspetti legali e procedurali che verranno adottati”.
“Le pregiudiziali, che in merito alla questione terme, vengono da noi sollevate – concludono - sono molteplici ed i dubbi che si nutrono sul “modus operandi” dell’amministrazione lasciano spazio a legittime valutazioni che ognuno ha il dovere di formulare in relazione alla posta in gioco che risulta essere molto alta”.