Carenza idrica a Cotronei, sopralluogo della Sorical
La carenza idrica del Comune di Cotronei è stato oggetto di una verifica tecnica tra gli uffici tecnici della Sorical e del Comune, allargata anche al Comune di San Giovanni in Fiore, entrambi alimentati dello stesso schema acquedottistico.
I tecnici della Sorical hanno eseguito una minuziosa attività di controllo delle portate nei principali nodi di erogazioni a partire dall’impianto di sollevamento Trepidò, al partitore Garrubba e in fine alle sorgenti Tassito e Pulitrea. Dalle misurazione è stata riscontrata una riduzione delle portate delle sorgenti in linea con la stagionalità di circa il 25%.
Al sopralluogo hanno partecipato l’assessore al Turismo e Ambiente Vincenzo Gerimonte e Antonio Urso, responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Cotronei, il vicesindaco del Comune di San Giovanni in Fiore Luigi Scarcelli.
Al fine di ridurre al più possibile l’emergenza attuale e quella futura a seguito dei maggiori consumi che sicuramente si verificheranno nel mese di agosto al villaggio Trepidò, Sorical, in accordo con il Comune, ha disposto la immediata messa in esercizio del serbatoio Comunale al servizio del solo villaggio di Trepidò. A tal fine nella giornata di oggi una squadra operativa della Sorical effettuerà la pulizia e disinfezione del serbatoio comunale e l’avvio del riempimento e un’attività di manutenzione straordinaria alle sorgenti Pulitrea al fine di recuperare maggiore risorsa idrica.
Inoltre, dalle misurazione effettuate è stata riscontrata una perdita all’interno del villaggio Baffa che sarà riparata nella giornata di oggi. Attraverso questi interventi Sorical conta di recupera maggiore risorse idrica al fine di attenuare i disservizi che stanno registrando i cittadini di Cotronei. Nello stesso tempo il Comune, guidato da Nicola Belcastro, ha attivato dei controlli con le forze di polizia per far rispettare l’ordinanza emessa nei giorni scorsi di “divieto assoluto di utilizzare l’acqua della condotta idrica per uso irriguo ed innaffiamento di orti e terreni agricoli; di innestare pompe o manichette nelle fontanelle pubbliche tali che impediscano il libero prelievo dell’acqua, per riempire serbatoi, botti o cisterne installati su autoveicoli o portati a rimorchio; di prelevare con qualsiasi mezzo l’acqua da fontane pubbliche per essere trasportata fuori dal territorio comunale per usi diversi da quelli consentiti (uso domestico e potabile)”.