Agguato a Seminara: Oliverio, “bambino non aveva colpe”
“Un bambino di 10 anni è stato colpito da un proiettile all'addome in un agguato di chiare modalità di ‘ndrangheta e ora combatte fra la vita e la morte. Non aveva colpe, se non quella di amare gli animali e trovarsi in campagna accanto a un adulto, ucciso dalla raffica di pallettoni.”
Con queste parole il Presidente della Regione, Mario Oliverio, ha voluto esprimere il suo rammarico e dopo l’agguato avvenuto ieri pomeriggio a Seminara in cui è stato ucciso Giuseppe Fabio Gioffrè, 39enne ritenuto con un esponente della ‘ndrangheta locale, ed è rimasto ferito anche il piccolo, che era con lui. (LEGGI L'ARTICOLO).
Il bambino è attualmente ricoverato nel Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, dove ieri sera era stato sottoposto ad un intervento chirurgico per le ferite subite al fianco e all’addome. Fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita.
“La Calabria è con te, piccolo. Sei figlio di tutti noi e noi siamo in prima fila nella lotta alla violenza e alla ‘ndrangheta”, ha concluso il governatore Oliverio.