Agguato in stile mafioso a Pesaro, calabrese crivellato da una pioggia di fuoco
Un vero e proprio agguato di tipo mafioso non in Calabria ma nel capoluogo marchigiano di Pesaro. A cedere vittima di almeno due killer un 50enne calabrese, Marcello Bruzzese, fratello di un collaboratore di giustizia, Biagio Girolamo, e già sfuggito a un agguato di ‘ndrangheta a Rizziconi, nel reggino.
Era il luglio del 1995. Bruzzese allora rimase gravemente ferito ma il padre, Domenico (all’epoca 61enne), insieme al genero di quest'ultimo, Antonio Madafferi, marito di una delle sorelle di Marcello, caddero sotto il fuoco.
L’omicidio di stasera è avvenuto intorno alle sei e mezza del pomeriggio in pieno centro storico di Pesaro, in via Bovio. Due persone incappucciate hanno aspettato che Bruzzese parcheggiasse l’auto nel garage di casa per poi scaricargli addosso una pioggia di fuoco, almeno 30 colpi esplosi con delle pistole automatiche calibro 9, uccidendolo sul colpo e poi fuggendo a piedi tra le vie circostanti.
Una ventina i bossoli ritrovati a terra. Sul luogo dell'agguato - avvenuto a pochi metri di distanza da un nota trattoria cittadina - sono intervenuti la polizia e i carabinieri oltre ai pm Fabrizio Narbone, Maria Letizia Fucci e Daniele Paci della Dda di Ancona.