Omicidio a Pesaro, al vaglio le immagini delle telecamere: inquadrati i killer
Sono scattate nella notte scorsa una serie di perquisizioni, in particolare in ben quindici case tutte di calabresi residenti a Pesaro.
I carabinieri sono alla ricerca delle armi che hanno usato i killer per compiere l’agguato costato la vita a Marcello Bruzzese, 51 anni (LEGGI), fratello del collaboratore di giustizia Biagio Girolamo Bruzzese, ammazzato a Natale nel capoluogo marchigiano.
Al setaccio sono state passate anche le abitazioni della famiglia Crea di Rizziconi. Il sospetto degli inquirenti è che l’ordine di vendetta sia partito proprio dalla punta dello Stivale, dalla Calabria appunto (LEGGI LA NOTIZIA).
Le indagini si concentrano sui video della sorveglianza. Almeno quattro di “capitale importanza” sarebbero già nelle mani degli investigatori.
Si tratterebbe di immagini registrate da telecamere private e comunali che riprendono i sicari mentre camminano nelle ore precedenti all’omicidio sia nel Corso che in via Bovio.
Non si riconoscono in volto ma le tecniche per la ricostruzione somatica dei volti in base ai dettagli può consentire di dare una fisionomia a quelle ombre.
È certo che Marcello Bruzzese, 51 anni, calabrese di Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria, fosse tornato a Pesaro dalla Francia esattamente il 22 dicembre.