Estrazioni petrolifere. A Montegiordano prossima tappa di PaP per il film Mal d’Agri

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Domani sera a Montegiordano Marina si proietta il film documentario Mal d’Agri 2. L’iniziativa è promossa da Potere al Popolo Calabria e Basilicata, in collaborazione con Raspa, Rete Autonoma Sibaritide e Pollino per l'Autotutela, ed inaugura una serie di eventi itineranti per informare e sensibilizzare le comunità interessate dalla concessione petrolifera Tempa La Petrosa, che ricade sui territori di 14 comuni lucani e calabresi, da Senise a Oriolo, attraverso la costa Jonica e aree di elevata valenza agricola, produttiva, turistica e paesaggistica: una superficie di 412,1 km2.

“Oggi abbiamo la consapevolezza di cosa accade realmente a un territorio che si illuda di investire il proprio futuro nel petrolio: la perdita di autonomia, la cessione del proprio diritto di autodeterminarsi, la sospensione della democrazia, in nome di un astratto e ingiustificato interesse nazionale. Infatti, nonostante il ricorso presentato dalla Regione Basilicata, il Tar ha deliberato che su tale materia sia competente lo Stato: una conseguenza del devastante Sblocca Italia, fortemente sostenuto e voluto da Renzi, e non solo”.

“Il problema non consiste solo o principalmente nella Strategia Energetica Nazionale, che certo andrebbe radicalmente modificata, rinunciando all’accentramento monopolistico in grandi impianti e orientandosi verso l’auto-produzione e la distribuzione diffusa e democratica di energia pulita, rispettosa della salute umana e dell’ambiente e delle economie locali” – spiega la nota.

Ciò che è accaduto dagli anni ’90 nelle zone e nei comuni interessati dal Progetto Tempa Rossa della multinazionale Total - un’enorme raffineria del primo petrolio grezzo, localizzata a più di 1.000 metri di altezza, in un’area ad elevato valore archeologico e paesaggistico - ha dimensioni e modalità molto simili a quanto accaduto nel triangolo della morte dei territori della camorra: dalle indagini relative a sversamenti di Total Mineraria, ora Total Italia Spa, fino alla scoperta della presenza di valori, anche migliaia di volte al di fuori dei limiti di legge, per metalli pesanti, e di contaminazione da additivi chimici industriali, molto utilizzati nella fase di perforazione.

La manipolazione e la mistificazione attuate in Val d’Agri e a Tempa Rossa, non sono solo di tipo tecnico-scientifico, ma riguardano anche leggi e norme anticostituzionali approvate dal Governo Renzi e la tecnica amministrativa di cui fanno uso le istituzioni, cioè relativa agli atti amministrativi che si elaborano e si approvano. Se nei comuni ricadenti nella concessione Tempa la Petrosa, - conclude la nota - avranno inizio le prospezioni e le perforazioni, con la installazione di pozzi petroliferi, che saranno incrementati per soddisfare le capacità produttive della raffineria Tempa Rossa, i territori saranno devastati nelle loro economie, dall’agricoltura al turismo; acqua, terra e biodiversità saranno inquinate, avvelenate, compromesse per sempre”.