Consiglio comunale: all’odg il Dup e la salvaguardia degli equilibri di bilancio
Dopo l'approvazione all'unanimità in sede di commissione bilancio, il Consiglio comunale di Cosenza, presieduto da Pierluigi Caputo, licenzia senza discussione, con 18 voti favorevoli e 3 contrari, le due pratiche finanziarie all'ordine del giorno: salvaguardia degli equilibri di bilancio ed il Documento Unico di Programmazione.
Le introduce il Dirigente del Settore Programmazione, Risorse Finanziarie e Bilancio, Giuseppe Nardi. “Dai documenti – afferma - si evince il rispetto del pareggio del bilancio, degli equilibri di bilancio sia di parte corrente che capitale, la coerenza della gestione in ordine agli obbiettivi di finanza pubblica, la congruità del fondo crediti di dubbia esigibilità, la ricognizione dei debiti fuori bilancio con l'indicazione nel documento contabile della relativa copertura finanziaria e la necessaria riconoscibilità di questi debiti, complessivamente circa 3.700mila entro la fine dell’anno”.
Nardi evidenzia anche “il buon andamento in ordine alla consistenza dei residui, sia attivi che passivi, con 10 milioni di riscossione sui sei sedicesimi dell’anno in corso, un trend decisamente in crescita rispetto all'anno precedente, performance che si conta di migliorare a seguito della completa operatività dell’agenzia di riscossione. Inoltre, a garanzia dei crediti vi è un ingente appostamento sul fondo crediti di dubbia esigibilità che dà credibilità ai crediti iscritti in bilancio e contribuisce al mantenimento e salvaguardia degli equilibri”.
Ciò fa concludere al dirigente che “consegniamo una manovra di bilancio in cui si attestano equilibri, si rispetta il pareggio di bilancio in un'ottica del contenimento della spesa, si verifica non solo l'esistenza di debiti fuori bilancio ma se ne dà copertura nel bilancio corrente, si dà conto che le previsioni e la conseguente gestione sono in linea con gli obiettivi di finanza pubblica”.
Anche il Sindaco Mario Occhiuto, che ha trattenuto la delega al bilancio, sottolinea il trend positivo rispetto al consuntivo 2017, “il miglioramento della performance nella riscossione dei crediti, per i debiti fuori bilancio - afferma - si sottolinea che nell'ultimo quinquennio ne sono stati riconosciuti per 8 milioni di euro, tutti riferibili ad anni precedenti. Restano ancora molti contenziosi ai quali abbiamo deciso di far fronte con grande senso di responsabilità. Abbiamo rispettato l'impegno assunto con i revisori di concludere la ricognizione entro fine luglio, nei prossimi mesi tutti i debiti saranno sottoposti a discussione in consiglio comunale. È un grande passo avanti verso il risanamento dell’ente”.
Il Sindaco si sofferma poi sulle osservazioni dei revisori relativamente all'Amaco per dire che “il piano industriale, approvato nella seduta precedente del Consiglio comunale, rappresenta lo strumento di rilancio” e denunciare i tagli sui contributi al Tpl da parte della Regione, “ben il 40% per Cosenza. Tutte le aziende di trasporto pubblico locale sono in difficoltà, ma ciò non ci impedisce di definirne il risanamento”.
Nelle dichiarazioni di voto Piercarlo Chiappetta (I Moderati) sceglie di soffermarsi sul “lavoro dell'Amministrazione a vantaggio di una trasformazione della città che viene testimoniata da tanti, attirando anche l'attenzione dei media nazionali. Questo progetto si sta realizzando con l’aiuto di tutti, a maggior ragione quindi dobbiamo cercare di far muro contro chi cerca di insediare la crescita”. Chiappetta plaude ai “consiglieri di minoranza che in commissione hanno votato il documento contabile, valutando di volta in volta le azioni amministrative della giunta”.
Per Carmelo Salerno (Forza Cosenza) “anche questo documento contabile si inserisce in processo di razionalizzazione e pulizia dei conti del Comune di Cosenza. Chiarezza e trasparenza sono i criteri che dal 2011 il Comune sta adottando nella tenuta della contabilità, e sono filo conduttore del bilancio di questa Amministrazione”.
Sui debiti fuori bilancio, il consigliere di maggioranza sostiene che “in genere c’è sempre una paura dei consiglieri comunali ad affrontarli. Io invece sottolineo che il Consiglio comunale precedente ha fatto un lavoro importante sui debiti, approvandone circa 8 milioni. Lo abbiamo fatto attraverso l'istituzione di una commissione speciale, che ha analizzato uno per uno tutti i debiti poi approvati. Per questo propongo di ripristinarla, l’approvazione dei debiti fuori bilancio non deve essere un automatismo per i consiglieri”.
Infine su Amaco, “è vero che il Piano industriale dà la possibilità ad Amaco di rilanciare ed erogare servizi che suppongono incassi importanti, è vero che tutti i servizi di tpl hanno un deficit strutturale, ma io al presidente Amaco direi anche di riflettere su come l'azienda possa intervenire nell’opera che sta per essere realizzata, la metropolitana leggera”.
Bianca Rende (Pd) denuncia il ritardo con il quale è arrivata la relazione dei revisori dei conti nella quale – afferma - “emerge con chiarezza che non è stato rispettato il termine del 31 luglio per la ricognizione completa e chiara dei debiti fuori bilancio”. Capitolo che – a giudizio della consigliera del Pd – va chiuso, prima di programmare qualunque cosa. “I revisori – dice poi - svelano altri due buchi neri: Amaco, con scambio non virtuoso tra i due bilanci, del Comune e dell'Amaco; il ricorso all'anticipazione di cassa che può determinare costosi interessi”. La sua richiesta è dunque quella di procedere all'approvazione dei debiti fuori bilancio e “non fare nulla se prima non si chiude questa pagina”.
Subito dopo il Consiglio comunale approva - questa volta con 15 voti favorevoli e solo uno contrario – l'istituzione dell'imposta di soggiorno con l'approvazione del relativo regolamento. La introduce l'Assessore al turismo e marketing territoriale Rosaria Succurro la quale parla di un “turismo in crescita, come testimoniati dai dati delle presenze che abbiamo in città. Si ritiene, quindi, che i tempi siano maturi per istituire la tassa di soggiorno, che è applicata in tante città europee e nelle maggiori città italiane, dopo esserci già confrontati con le strutture ricettive. La definiamo una tassa di scopo – aggiunge - in quanto sarà reinvestita in servizi turistici e di marketing territoriale. La quota sarà applicata in proporzione alla struttura alberghiera”.
Precisa ulteriormente l'Assessore ai tributi Lino Di Nardo, “è una tassa irrisoria, che va da 0,50 a un massimo di 1,50 a presenza. Anche il Comune di Rende ha approvato l'imposta negli stessi termini, prevedendo esenzioni per alcune categorie, ad esempio gli accompagnatori nelle gite scolastiche o chi si ferma in città per visite mediche”. Anche in questo caso nessun dibattito e la sola dichiarazione di voto del capogruppo del PD Damiano Covelli per il quale “questa tassa è insopportabile, ovunque si vada. Tra l'altro – si chiede - se le cifre sono così irrisorie, perchè dobbiamo istituirla? Forse in prospettiva – conclude - potrà essere opportuna, magari dopo aver messo seriamente mano al centro storico”.
La discussione si sposta sulla localizzazione del nuovo ospedale, rispetto alla quale l'ordine del giorno contiene la risposta a specifica interrogazione. È sempre Damiano Covelli a ricordare che “nella seduta del 25 giugno si era dato mandato al Sindaco di interloquire con la Regione sul sito del nuovo ospedale, per procedere celermente, dandone informativa al Consiglio”. Il Sindaco Mario Occhiuto risponde di aver provato più volte, attraverso il suo Capogabinetto, a sollecitare incontro con il Presidente della Regione ma senza ottenere una data.
Il Consiglio comunale termina sull'argomento Ztl nel centro storico, su ordine del giorno presentato da un gruppo di consiglieri di minoranza. È ancora il capogruppo del Pd, Covelli, in quanto primo firmatario ad intervenire, ricordando che “dall'istituzione della Ztl nel centro storico, ci sono state diverse prese di posizione, tutte contrarie ad un'ordinanza che crea difficoltà. Non siamo contrari alle isole pedonali – afferma – ma la scelta di istituire una Ztl è valida quando la zona viene vissuta realmente, in tutte le ore del giorno. Per il centro storico questo non avviene, la scelta è incomprensibile, perché partiamo dal dato che il centro storico è vissuto solo parzialmente, dai pochi temerari che hanno deciso di restarvi con la loro attività e con fatica dai residenti”. La conclusione è che “prima dell’istituzione della Ztl si deve recuperare e riqualificare il centro storico. Forse il processo andava invertito”.
Per Enrico Morcavallo (Grande Cosenza) “questa Amministrazione ha fatto tanto su alcune cose, troppo poco su altre. Evidentemente il centro storico non è una priorità per questa Amministrazione. È un centro storico disabitato, che sta cadendo a pezzi, morto. Cosenza è una città che vive h24 ma a quartieri, soltanto nel centro cittadino”. Morcavallo si dice d'accordo sulle politiche di sostenibilità ambientale ma “prima bisogna fare una rivoluzione culturale, spostare ad esempio nel centro storico tutte le manifestazioni. Solo dopo si può pensare di introdurre la Ztl, ma farlo in fase comatosa di un quartiere cittadino significa provocarne la morte certa”.
Per Bianca Rende (Pd) “la gestione di questa scelta segue l'impostazione avuta finora per le Ztl nel centro cittadino e, di seguito, la delibera sul progetto di abbattimento di edifici. “L'Elemento in comune – afferma - è il metodo, autoritario, privo di una logica progettuale. I Consiglieri sono esclusi dalla progettualità, ma soprattutto non c'è confronto con i cittadini residenti e con i commercianti, con chi vi lavora. La popolazione del centro storico non è acefala. Abbiamo ricevuto delle richieste da parte loro, tra l'altro già contenute nel documento approvato da questo Consiglio ben due anni fa”.
Nella sua replica, il Sindaco Mario Occhiuto ribadisce “la Ztl è una idea che ho portato avanti, sin dalla campagna elettorale, facendo anche delle liste che nei nomi rispecchiavano il progetto di città sostenibile. È l'idea che ho portato avanti in tutti gli appuntamenti pubblici e che i cittadini hanno approvato. La mia idea di città è questa: sostenibile e a dimensione umana. Le città costruite con la diffusione degli edifici in modo speculativo, attraversate da automobili, sono definitivamente superate. Noi facciamo le scelte giuste – afferma il Primo Cittadino - non quelle popolari. Questi sono territori in cui il cambiamento è necessario, per cui portiamo avanti i nostri progetti tenendo la barra dritta. Ogni scelta comporta delle responsabilità, non voglio mettermi contro nessuno, ma ho amore per questa città e ritengo che l'unico modo per portare avanti un progetto sia impostarlo ad un criterio”.
Occhiuto sostiene poi che “la città oggi è attrattiva, c’è un ritorno ad una centralità di questo territorio, ed ora è possibile estendere questi vantaggi al centro storico, rendendolo però competitivo. Valorizzare questi posti non può significare lasciarci le auto perché i centri storici non sono fatti per le auto. Dopo tutto ciò che è stato fatto, oggi abbiamo grandi progetti sul centro storico, e non è un problema di risorse, che tra l’altro si spendono lentamente perché ci sono diversi vincoli, ma adesso abbiamo tante proposte, dobbiamo portare nel centro storico le attività commerciali e poi le residenze. Anche la Ztl nel centro storico va pensata all’interno di una città che globalmente si trasforma. Come tutte le idee di cambiamento, anche questa comporta dei sacrifici ma bisogna portarla avanti perché abbiamo dimostrato che attraverso il cambiamento le città possono migliorare”. La richiesta di ritiro o modifica dell'ordinanza, contenuta nell'ordine del giorno, viene respinta con 16 voti contrari.