Briatico, Corte d’Appello Catanzaro: “Niglia non è incandidabile”
Respinto dalla Corte d’Appello di Catanzaro, il ricorso del Ministero dell’Interno per ottenere l’incandidabilità dell’ex sindaco di Briatico Andrea Niglia (difeso dall’avvocato Antonio Fuscà).
“Non si ravvisano in capo ad Andrea Niglia – è scritto nella sentenza – elementi decisivi e tali da fondare la dichiarazione di incandidabilità, sicché va respinto il reclamo proposto dal Ministero dell’Interno che si condanna al pagamento di 3mila e 500 euro, oltre accessori di legge, in favore di Niglia”.
“Innanzitutto – scrivono i giudici – vanno respinte le censure formulate dal Ministero dell’Interno rimaste generiche, non circostanziate e, comunque, non idonee a fondare un giudizio di incandidabilità. A ben vedere, il reclamante si è limitato a richiamare varie vicende giudiziarie nelle quali sarebbe stato coinvolto senza indicare se per i medesimi fatti sia intervenuta sentenza di condanna. Peraltro, l’affermazione secondo cui sarebbe stato più volte controllato con soggetti non meglio precisati a loro volta “attenzionati dalle forze dell’ordine” rimane del tutto indimostrata.
Parimenti irrilevante si appalesa – in assenza di ulteriori elementi – il rapporto di coniugio con la figlia di Rosamaria Bonavita, già consigliera comunale dell’amministrazione disciolta nel marzo del 2003. Infine, non può sottacersi che “Niglia si è dimesso quasi un anno prima dello scioglimento del Consiglio Comunale in dissenso con la gestione amministrativa dell’ente, guidato dal sindaco Francesco Prestia”.
“Anche la Corte di Appello di Catanzaro, che entra nel merito di tutte le argomentazioni, sancisce quindi (come già fatto dalla sezione Civile del Tribunale di Vibo Valentia) – è scritto in una nota – che non ci sono atti o fatti che dimostrino che l’amministrazione guidata dal sindaco Andrea Niglia abbia subito condizionamenti da parte della criminalità organizzata ed è, pertanto, estranea allo scioglimento, nell’anno 2012, dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Prestia”.