Carceri, Castorina: momento di socialità ad Arghillà
“Un momento di socialità dove i detenuti hanno potuto non solo confrontarsi ma anche aprirsi all’esterno, rendendosi utili all’organizzazione dell’evento e facendo risaltare il lato più umano del regime carcerario”. Sono queste le parole con cui Antonino Castorina, delegato ANCI Giovani alle Carceri, ha commentato l’iniziativa promossa dall’associazione San Camillo che insieme all’associazione Domino e al Centro Antiviolenza Margherita, sta realizzando un progetto di rieducazione e riabilitazione presso la casa di reclusione di Arghillà.
“Il nostro regime carcerario deve obbligatoriamente puntare alla completa rieducazione del detenuto che grazie a progetti come quello promosso dalla San Camillo, possono uscire da quello stato di isolamento che non gli aiuta a recuperare e a migliorarsi” – ha proseguito Castorina – “I detenuti della sezione Afrodite non possono partecipare con gli altri alle attività comunitarie ed è come se scontassero un’altra pena nella pena”.
“Come amministratori abbiamo l’obbligo di supportare iniziative come questa che anche grazie alla grande sensibilità e professionalita della Dott.ssa Longo, Direttrice della struttura, aiuta i detenuti a prendere coscienza del male fatto, e a redimersi attraverso la rieducazione e ad esempi virtuosi”.