Presentato il festival delle migrazioni di Acquaformosa: “no Salvini, sì Ong”
Torna il Festival delle Migrazioni di Acquaformosa. L'evento, organizzato dall'Associazione don Vincenzo Matrangolo, che gestisce i progetti Sprar, insieme al Comune di Acquaformosa e patrocinato dalla Regione Calabria, è diventato ormai uno dei principali momenti di discussione sul tema delle migrazioni, è alla settima edizione che si svolgerà dal 23 al 26 agosto.
Un programma ricco di appuntamenti: arte, concerti, libri, dibattiti, cucina etnica, momenti per i più piccoli. Il tutto con un unico messaggio: qui nessuno è straniero.
Si partirà il 23 agosto con la giornata dedicata al ruolo delle ONG, manifestazione, questa, che vedrà tante adesioni: da Emergency all'Unhcr passando per la CGIL Calabria e SOS Méditerranée .
Il 24 agosto spazio alla musica col concerto di Eugenio Finardi. Il 25 la seconda edizione del premio Acquaformosa che Accoglie, una serata dedicata al riconoscimento delle persone impegnate per affermare la cultura dell'accoglienza e della solidarietà. Il premio Acquaformosa che accoglie ha vissuto nella sua prima edizione un momento intenso: l'abbraccio tra il Vescovo della Diocesi di Cassano, Monsignor Francesco Savino e l'Imam di Acquaformosa, Amed Berrou.
Un'istantanea che ha fatto in poche ore il giro del mondo consacrando il Festival delle Migrazioni di Acquaformosa come un luogo di pace. La serata, condotta dallo scrittore Maurizio Alfano e dal responsabile comunicazione del Festival, Antonio Modaffari, vedrà la presenza di: padre Mussie Zerat, Donatella Loprieno e Maria Francesca D'Agostino (docenti Unical), Jacopo Storini (giornalista e scrittore), l'associazione “La Terra di Piero”.
Chiusura domenica 26 con un doppio appuntamento: alle 19:00 sfilata del sarto della Costa D’Avorio, Issiaka Tapsoba, residente ad Acquaformosa ed ex ospite della associazione Don Vincenzo Matrangolo e col gran concerto dei Sud Sound System.
Il programma del Festival è completato dai laboratori quotidiani del musicista Sek Badara, dalle cene etniche offerte dall'Associazione don Vincenzo Matrangolo, dai laboratori e gli spettacoli di giocoleria per i più piccoli.
Tanti eventi, un unico messaggio: qui nessuno è straniero!