San Basile pronta ad accogliere il Peperoncino Jazz Festival
Prosegue a gonfie vele nel cuore del Parco Nazionale del Pollino il Peperoncino Jazz Festival 2018, rassegna musicale itinerante ricca di eventi culturali correlati giunta alla sua XVII edizione, che, partita da Reggio Calabria lo scorso 15 luglio, prima di approdare nell’area protetta più vasta d’Italia ha fatto tappa oltre che a Diamante (cittadina che nel Teatro dei Ruderi di Cirella ha ospitato la produzione originale del festival, di cui sono stati protagonisti John Patitucci, Danile Rea e Roberto Gatto), in importanti città calabresi - quali Cosenza, Corigliano Rossano, Castrovillari ed Acri, in splendide località silane e nei più rappresentativi centri della costa ionica cosentina (con le esibizioni, tra gli altri, di artisti del calibro di Benny Golson, Christian Mc Bride, Geoff Westley, Gilad Hekselman, George Garzone, Marcin Wasilewski, Scott Hamilton, Yellowjackets e Walter Ricci).
Dopo due concerti patrocinati dal Consolato Generale degli USA – quello del travolgente del duo In Milonga con ospite lo straordinario sassofonista Eric Daniel, ospitato nel centro storico di Saracena e la delicata performance della cantante Deborah Carter nel suggestivo scenario del Faro Votivo di Mormanno – stasera (domenica 12 agosto) il festival musicale più piccante d’Italia grazie al volere del Sindaco Vincenzo Tamburi e del presidente dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, Mimmo Pappaterra per il quinto anno consecutivo farà tappa nel teatro all’aperto che sorge nel caratteristico centro storico di San Basile (paese arbëreshë che nel 2015, nel segno del “San Basile Moon Jazz”, ha ospitato i concerti di Enrico Rava, Steve Kuhn e Robertinho De Paula).
Qui, alle 22, saranno di scena i Groovin’ High, quartetto nato dall’incontro romano di due talentuosi musicisti calabresi (Roy Panebianco – chitarrista già applaudito con Gegè Telesforo, Daniele Scannapieco, Leo Corradi, Crystal White, Jenny B. ecc. - e il contrabbassista Sasà Calabrese – collaboratore di grandi nomi del jazz italiano, nonché di artisti del calibro di Mariella Nava, Mario Venuti, Joe Amoruso, Linda ecc.) con il portentoso sassofonista pugliese Costantino Ladisa (membro degli Adika Pongo e apprezzato, tra gli altri, al fianco di Niccolò Fabi, Mike Francis e Steve Khan, nonché autorevole critico musicale) e con il batterista Saverio Gerardi (Renzo Arbore, Nicola Piovani, Carmen Consoli, Franco Battiato).
I quattro, molto affiatati tra loro, daranno vita ad un concerto improntato sulla matrice funky del periodo d’oro, proponendo una rivisitazione di brani celebri dei capisaldi del groove, con in repertorio pezzi di Lee Ritenour, George Benson, Stevie Wonder ed altri ancora. Lasciando spazio all'improvvisazione e all'interplay, inoltre, il quartetto omaggerà anche i giganti del Jazz, da Miles ad Hancock, interpretandone in chiave del tutto personale brani che inevitabilmente e inconsapevolmente fanno muovere i piedi.
Domani (lunedì 13 agosto), invece, il festival organizzato dall’associazione Picanto e diretto artisticamente da Sergio Gimigliano grazie alla volontà del sindaco Alessandro Tocci tornerà a far tappa nello splendido borgo di Civita, anch’esso paese di origini arbëreshë compreso nel territorio del Pollino UNESCO Geoparco Globale inserito nel prestigioso circuito nazionale dei “Borghi più belli d’Italia” e Bandiera Arancione del T.C.I. (Touring Club Italiano).
Qui, dopo la visita guidata gratuita alla scoperta delle tante bellezze del suo centro storico a cura delle Guide Ufficiali del Parco in programma dalle 18 alle 20 (per info e prenotazioni: 339/8446060), nella suggestiva cornice del Belvedere – da cui si gode una vista mozzafiato sul canyon del Raganello – verrà ospitata una serata improntata allo swing che si preannuncia dal forte impatto sonoro.
Protagonisti sul palco, infatti, saranno i Sing Swing, band attiva dal 2007 composta dal cantante Stefano Scrivano, da Arturo Blundi al sax, Francesco Gagliardi al trombone, Giovanni Brunetti al piano, Ettore Malizia al basso e Walter Giorno alla batteria, che ripropone, con stile personale, brani del repertorio musicale che va dagli anni Venti ai giorni nostri, che spazia dallo Swing tradizionale ai ritmi latini, fino alla tradizione della musica degli italiani in America, toccando boogie-woogie, rock’n’roll e jive, senza tralasciare la musica italiana, sapientemente arrangiata in stile.
Verranno eseguiti, nello specifico, i frizzanti brani contenuti nel cd "Tra Cinema e Amore" (un tributo swing alle colonne sonore dei più bei film d'amore del secolo scorso), un cui singolo, "Reality", lo scorso anno è arrivato in finale nel seguitissimo Contest "Capitalent" di Radio Capital.
L’incursione del PJF nei paesi arbëreshë compresi nell’area del Pollino si chiuderà, poi, martedì 14 agosto con la tappa ambientata nel centro storico di Plataci, comune famoso, tra l’altro, per aver dato i Natali al nonno di Gramsci.
Qui, grazie all’impegno dell’amministrazione comunale guidata da Francesco Tursi e grazie alla joint-venture con la 5° edizione del Festival dell’Immigrazione, in una serata in cui sarà presente uno stand informatico del Parco Nazionale del Pollino con le guide ufficiali del Parco pronte a dare suggerimenti e consigli su cosa vedere nell’area del parco stesso, si esibirà il talentuoso chitarrista Robertinho De Paula, grande amico del festival e già ospite, nelle passate edizioni, in varie formazioni, tra le quali l’affiatato duo al fianco del celebre padre Irio, indiscusso maestro della chitarra brasiliana.
Vero e proprio virtuoso della sei corde, Robertinho, che vanta la partecipazione ad importanti festival in tutto il mondo e collaborazioni con artisti del calibro di Ivan Lins, Larry Coryell, Paul Wertico, Martin Taylor, Dave King, Robertinho Silva, Giovanni Hidalgo e Minino Garay, nel corso della serata si esibirà a capo del suo quartetto, in cui militano il vulcanico pianista calabrese Francesco Scaramuzzino (che dalla sua vanta collaborazioni con alcuni importanti musicisti del panorama jazzistico italiano ed internazionale quali Tino Tracanna, Marco Tamburini, Ares Tavolazzi, Achille Succi, Pietro Condorelli, Max Ionata e tanti altri), il poderoso contrabbassista Francesco Tino e fantasioso batterista Andrea Mellace.
Dopo queste tre tappe nei paesi di origini arbëreshë dell’area del Pollino, che avranno inizio alle ore 22, saranno ad ingresso libero e che, come nella migliore tradizione del festival musicale più piccante d’Italia, si caratterizzeranno per la possibilità di degustare i migliori vini calabresi selezionati dai Sommelier professionisti della F.I.S. (Fondazione Italiana Sommelier) Calabria presieduta da Gennaro Convertini, l’evento riconosciuto da tutti come il Festival Jazz Internazionale della Calabria farà una breve pausa di due giorni in occasione del Ferragosto, mentre nella seconda metà del mese ha in programma un lungo e appassionante viaggio musicale alla scoperta del Tirreno Cosentino, che partirà mercoledì 17 dal centro storico di Aiello Calabro.
Dal 17 al 30 agosto, dunque, esplorerà a suon di jazz tutto l’alto Tirreno Cosentino, con tappe nel territorio compreso tra Praia a Mare e Aiello Calabro, nell’ambito delle quali, oltre ad un incontro culturale con il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris (previsto per il 18 agosto a Cetraro), saranno protagonisti artisti del calibro di Peter Bernstein, Jim Rotondi, Joe Magnarelli, Paul Wertico, Xantoné Blacq, Gegè Telesforo, Dario Deidda, Gianluca Guidi, Mario Panebianco, Nuevo Mas en Tango ecc.
Prima del gran finale all’insegna del V Calabria Jazz Meeting, in programma a Cetraro dal 14 al 16 settembre, infine, il 31 agosto e il 1° settembre settembre Lamezia ospiterà alcune delle formazioni più rappresentative del panorama calabrese (il duo composto dal chitarrista Alessandro Guido e il trombettista Rocco Riccelli e il trio del pianista Egidio Ventura), mentre dall’11 al 13 settembre il centro storico di Rende, grazie alla joint venture con il “Settembre Rendese” e grazie al supporto dell’associazione “Gentlemen in Calabria” vivrà un’intensa “tre giorni” in cui si andrà dalla presentazione dell’ultimo cd prodotto dalla Picanto Records (“Conserve”, firma del cantautore, contrabbassista e chitarrista Sasà Calabrese) all’esibizione del grande trombettista americano Wayne Tucker passando per un giovane talento del jazz italiano: il crooner Walter Ricci.