Salvatore Pacenza: strumentalizzati politicamente i ticket sanitari
“Siamo alle solite: si cerca di strumentalizzare politicamente l’introduzione del nuovo regolamento per l’esenzione del ticket, criticando aspramente le scelte operate nel merito dal governatore Peppe Scopelliti in qualità di commissario ad acta del settore Sanità; quando, invece, il provvedimento è in attuazione ad un precedente (e sovraordinato) decreto del ministero dell’Economia e delle finanze, datato 11 dicembre 2009, a cui il centrosinistra - che guidava allora la Regione con Agazio Loiero - ha ben pensato di sfuggire, rispetto alla sua regolamentazione, per non incassare impopolarità fra i cittadini con l’incedere della campagna elettorale, poi, puntualmente persa lo stesso da quella coalizione. Scenari e comportamenti, questi, già vissuti sotto il governo di centrosinistra anche rispetto all’attuazione del Piano di rientro dal debito sanitario”.
Il presidente del Comitato regionale per la qualità e la fattibilità delle leggi, Salvatore Pacenza, replica così ai numerosi interventi diramati in settimana da esponenti regionali del centrosinistra e dell’opposizione rispetto all’entrata in vigore del decreto numero 19 del Commissario ad acta del settore Sanità, Giuseppe Scopelliti , emanato il 25 ottobre del 2010 e poi entrato in vigore a partire dal primo gennaio di quest’anno, recante “Compartecipazione alla spesa sanitaria – Ticket; modifica al regolamento regionale adottato”.
“Certo, è inutile nascondere che si sono registrate delle fisiologiche disfunzioni nei rapporti con l’utenza da parte delle sedi delle Aziende sanitaria calabresi – prosegue ancora l’onorevole Salvatore Pacenza – perché si continuano a verificare, in questi giorni, lunghe code e incresciosi disservizi davanti agli sportelli, dovuti all’introduzione del nuovo sistema telematico di autocertificazione per l’esenzione dal ticket. Ma si sa, ad ogni nuovo cambiamento organizzativo e procedurale, è facile incappare in confusione e cattiva informazione che destano scompiglio fra i cittadini, soprattutto se si tratta di materia sanitaria. Non è accettabile, però, che si imputi anche al governatore Scopelliti l’impopolarità del nuovo sistema adottato per la valutazione dell’esenzione del ticket. È una parentesi davvero ingiuriosa e pretestuosa quella mossa al riguardo, in questi giorni, dal centrosinistra e da una parte dei sindacati. Dovevano pensarci prima, questi signori, alle fasce deboli e alle categorie svantaggiate: quando hanno contribuito, negli ultimi anni, ad alimentare gli inutili sprechi e a foraggiare posizioni di vantaggio fra i manager che hanno nominato a capo delle varie aziende sanitarie. Il più ormai è fatto. Ora bisogna solo recuperare con tempestività quella voragine da 1,2 miliardi di euro accumulata dal nostro debito sanitario. Bene fanno, al contempo, alcuni consiglieri regionali a chiedere la convocazione della Commissione Sanità per compiere una serie di audizioni con le forze sociali, i rappresentanti delle organizzazioni degli anziani, del direttore generale del dipartimento Sanità, dei vari commissari delle aziende sanitarie perché vengano adottate, ove fosse ancora possibile, misure necessarie per salvaguardare i ceti deboli e le categorie sociali più disagiate”.