Giardini delle Esperidi: a fine settembre racconterà Zagarise, Sersale eTaverna
Giardini delle Esperidi Festival ha raggiunto la quarta edizione. E con essa, una maturità che ci aspettavamo da quest’avventura. Una semina del bene e del bello della quale ora raccogliamo i buoni frutti.
In questi anni di lavoro Giardini delle Esperidi ha riscoperto l’identità dei luoghi, quella reale e quella immaginata, li ha scoperti e “scoperchiati”, guardati con nuovi occhi, “valorizzati” secondo un approccio sostenibile e di cura responsabile. Ora è arrivato il momento di raccontarli con linguaggi inediti, quelli giovani, pionieri, contemporanei.
Nel frattempo, in tanti hanno seguito la strada segnata da Giardini delle Esperidi e dai “Giardinieri”, come chiamiamo coloro che in questo progetto hanno seminato: eventi, iniziative, nuove aperture si sono susseguite in tutta la Calabria per tutto l’anno. Siamo fieri e felici di aver gettato un seme di bellezza e riscoperta dei luoghi e delle identità, proprio come da progetto e secondo quella speranza che ci accompagna da quando tutto è iniziato.
È arrivato però un momento ulteriore, e Giardini delle Esperidi – che ha fatto del cammino la propria natura – non può sottrarsi a un confronto continuo che dura tutto l’anno con la contemporaneità, con lo stile dei giovani e le esperienze veloci. In questa edizione dal 27 al 30 settembre semineremo il bene attraverso linguaggi intergenerazionali, internazionali e multimediali, per fare ancora una volta rete con chi avrà voglia di cogliere anche questo germoglio. Consolidata l’identità dei luoghi, è ora di restituirli al contemporaneo e – soprattutto nel caso di questa nostra terra inquieta – evolvere il racconto della Calabria che dopo il recupero dell'identità deve, se vuole realmente andare oltre la soglia degli stigmi, rimettersi in cammino con curiosità verso se stessa, ma anche verso ciò che è più distante e che pure è parte di una storia più grande.
Giardini delle Esperidi per farlo racconterà la Calabria Interna: Zagarise, Sersale, Taverna, attraverso i giovani e le loro creazioni, attraverso l’arte contemporanea, gli ospiti internazionali, i recuperi ecologici di sovversione poetica, DJ set di musica elettronica, meditazioni qi-cong, lezioni di foraging, fumetti e cosplayer, e uno spazio riservato interamente alle scuole.
Si partirà con la presentazione del programma il 14 settembre nella sede del Parco Nazionale della Sila a Lorica, con Isabella Bossi Fedrigotti, madrina e amica di Giardini delle Esperidi Festival, i rappresentanti dei nostri luoghi, Sonia Ferrari per il Parco Nazionale della Sila, Domenico Gallelli Sindaco di Zagarise soggetto proponente dell’iniziativa, Salvatore Torchia sindaco di Sersale e Sebastiano Tarantino sindaco di Taverna, Comuni aderenti, Riccardo Giacoia, giornalista calabrese, il direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro Vittorio Politano, Giuseppe Valentino, direttore del Museo di Taverna, il luogo che conserva con cura i capolavori di Mattia Preti e una straordinaria collezione di arte contemporanea ancora poco conosciuta, infine Romano Pitaro racconterà L'ape furibonda, libro edito da Rubbettino scritto con Bruno Gemelli e Claudio Cavaliere.
Con Giardini delle Esperidi School si entrerà nel vivo del Festival: i laboratori di parole dell’accoglienza con la Casa della Poetessa di Riace, i racconti dei cosplayer a cura del Lamezia Comics&Co, una caccia al tesoro in realtà aumentata nei luoghi della Sila, uno spettacolo teatrale a cura degli studenti del Liceo Telesio di Cosenza, una mostra di scultura degli studenti dell’ABA di Catanzaro. E poi un'immancabile linea guida del nostro tempo: l'integrazione, e il modello attivato nel distretto della Locride, il luogo d’Italia dove si insegna l’umanità, raccontato ai giovani e dai giovani. Le esperienze dei migranti, storie e testimonianze raccontate in prima persona.
Dal 27 al 30 settembre si susseguiranno mostre, vedremo opere di Mattia Preti, Angelo Savelli, Mimmo Rotella, un workshop di poesia tenuto dalla candidata al Premio Nobel per la Letteratura Marcia Theophilo, poeta dei luoghi dell’Amazzonia, la poesia performativa servita da Claudia Fabris per i vicoli del borgo di Zagarise, presentazioni di libri, musica etnica nel segno della diversità come risorsa, uno studio della potenza dei luoghi tramite le erbe antiche e la meditazione, letture degli scritti di Ildegarda di Bingen dalla voce dell’attrice del Festival Imma Guarasci, reading di Franco Arminio, degustazioni esperienziali con storytelling dei cibi di Calabria a cura di Anna Aloi per Igb A casa tua, che coglieranno di sorpresa i visitatori quando meno se lo aspettano, magari durante una passeggiata o una performance.
Come in ogni edizione il Festival immagina un progetto di restituzione della bellezza. Ai giovani del Servizio Civile di Zagarise quest’anno Giardini delle Esperidi ha proposto una sfida ambiziosa: restituire bellezza all’Isola Ecologica con un “attacco poetico”, un’azione di poesia visiva che renderà il “rifiuto” una “rinascita”. Per scoprire come, siete tutti invitati a partecipare.
Appuntamenti quotidiani per un weekend all’insegna della produzione di cultura locale e “glocale”: l’anima dell’enogastronomia del luogo che incrocia i sapori lontani dell'Africa, lo spirito dell’accoglienza che nasce e cresce solo grazie alle arti (come le installazioni di Ivana Ruffolo sulla Torre Normanna di Zagarise), i canti migranti di Caterina Pontrandolfo e le musiche sefardite del Duo Ephemeris.
Un programma intenso in cui sentirsi partecipi non come pubblico ma come anima pulsante di un’azione rivoluzionaria, all’insegna dell’accoglienza, del cambiamento di paradigma, di un nuovo racconto che guarda al futuro. Un racconto sulla Calabria e su un Sud che pensiamo di aver imparato bene, quello che si dispiegherà nelle conversazioni con il procuratore Nicola Gratteri, l’antropologo Mauro Francesco Minervino, l’ideatrice e direttore artistico del Festival Maria Faragò, l’archeologo Francesco Cuteri, gli scrittori Francesco Bevilacqua e Pierluigi Pedretti, l’urbanista Guglielmo Minervino.
Ma non può mancare anche durante questa edizione l’appuntamento più atteso e amato dagli amici di Giardini delle Esperidi. Il trekking sul cammino delle Valli Cupe che quest’anno si arricchisce di temi. Archeologia e botanica da ascoltare immersi nella riserva naturale tra le più importanti d’Italia con l’etnobotanico Carmine Lupia e le musiche di ricerca in un live di Pierluigi Virelli.