Immobile storico in degrado nel cuore di Lamezia: l’appello di Azione identitaria
L’immobile di proprietà del comune, l’ex Palazzo Panariti oggi intitolato al compianto artista e maestro Carlo Rambaldi, è stato lasciato completamente all’abbandono.
A farsi portavoce dei lametini è Azione identitaria che spiega come "più volte siano stati interpellati sia il Comune che la Multiservizi riscontrando soltanto l’indifferenza delle istituzioni preposte. Il cancello di ingresso dello stabile, che un tempo era in gestione di un’associazione che si prendeva cura dei diversamente abili, è chiuso con un lucchetto e pertanto anche per gli stessi abitanti del posto, che si erano anche offerti di prestare la loro opera in maniera del tutto gratuita per restituire al decoro il Palazzo, non è stata possibile, per l’impossibilità di accedervi dall’interno e la loro richiesta di avere le chiavi è stata negata" - spiega la nota.
“I residenti sasperati dalla reticenza riscontrata si sono rivolti a noi di Azione Identitaria e quanto si è presentato dinanzi ai nostri occhi è qualcosa di vergognoso e non degno di una città civile come Lamezia Terme: erbacce altissime di ogni tipo, alberi cresciuti e lasciati all’incuria ed anche all’insicurezza in quanto vi è anche il serio pericolo che qualche ramo possa spezzarsi e cadere all’esterno del vicolo del quartiere a ridosso delle abitazioni dove spesso sostano bambini ed anziani”.
“Noi ci chiediamo come sia possibile che uno stupendo stabile, dedicato alla creatività ed alle arti, situato nel cuore di uno dei centri storici più belli e caratteristici della città, sia lasciato così all’incuria… e pertanto – prosegue la nota - sollecitiamo Comune e Multiservizi a voler prestare opera di riqualificazione e pulizia dell’immobile nel più breve tempo possibile o, quantomeno, a concedere il nullaosta ai residenti del luogo, i quali armati di tanta buona volontà e degli strumenti necessari sono pronti a prestare la loro opera ed i lavoro di pulizia in forma completamente gratuita per ridare dignità, decoro e pulizia, ad uno stabile ed ad un quartiere che merita maggiore attenzione e rispetto”.
“Al commissario Alecci ricordiamo che il rispetto della legalità passa anche attraverso la cura dell’ambiente e la messa in sicurezza dei nostri quartieri, perché una zona lasciata ed all’abbandono è facile terra di conquista di ogni degrado e delinquenza che può attecchire in un contesto in cui vivono famiglie perbene – closa nota - e che conservano la memoria storica di una città tramandata e raccontata in ogni vicolo di questo caratteristico quartiere”.