Confcommercio Reggio Calabria: “Emergenza rapine”

Reggio Calabria Attualità

"Rapine, scippi in vicinanza di esercizi commerciali, furti o danneggiamenti di autovetture i cui proprietari sono impegnati in compere, sono le nuove espressioni di delinquenza dalle quali deve guardarsi il commerciante specie quando, ai danni diretti all'impresa, deve altresi' preoccuparsi del fatto che, quanto accade in vicinanza del suo esercizio, vada ad incidere pesantemente sull'impresa spaventandone la clientela. Ai classici metodi legati alla richiesta di pizzo, ci stiamo oggi confrontando con reati comuni, ben diversi da quelli di puro stampo 'ndranghetista". E' l'allarme lanciato da Attilio Funaro, direttore della Confcommercio di Reggio Calabria. "Modus operandi a cui cerchiamo dare una chiave di lettura - spiega - se, prima quei reati passassero inosservati dinanzi a piu' eclatanti atti intimidatori o, viceversa, dopo la bella ripulita data dalle Forze dell'Ordine alle varie cosche della 'ndrangheta, quelli siano espressione di chi cerca mantenere inalterato lo stato di subordinazione delle imprese malgrado i boss siano in manette o, approfittando proprio di cio', vi sia chi cerca riempire un vuoto di potere. Episodi criminali, spesso consumati a mano armata, e che interessano, sia vari comuni della Provincia dove il piu' eclatante e' stato quello consumato a Melito Porto Salvo danno di un negozio di abbigliamento, ma registrati ed accaduti pure in Citta', sia in centro quanto, soprattutto, nella periferia. Una estrazione criminale - fa rilevare - controversa. Tossici in cerca di contati per la dose quotidiana, nomadi che intendono instaurare un nuovo predominio a rafforzare quello che gia' esercitano in alcune zone della Citta', semplici sbandati in cerca di facile guadagni. Episodi, per ora sporadici ma comunque sempre piu' frequenti e pericolosi, non solo per l'uso disinvolto di pistola o coltello, quanto per il fatto che costoro, proprio nella scelta criminosa del "mordi e fuggi", possono dare luogo a spiacevolissime conseguenze dettate anche dalle modalita' concitate dell'azione. In questi giorni, come Organizzazione, - fa sapere - abbiamo avuto, e avremo incontri con i procuratori Di Landro e Pignatone, con il Questore Casabona, chiedendo, non solo la debita attenzione su quei fatti criminosi, quant'anche guida e consiglio ad un gruppo di circa 40 imprenditori che, estremamente preoccupati di questo e di altri episodi, si sono costituiti in apposito gruppo presso Confcommercio che, per quanto concerne quella di Reggio Calabria, e' anche associazione antiracket e che, nei prossimi giorni, chiederemo presentare al Prefetto Varatta".