Torano. Melicchio (M5S): “Villa Rosa monumento allo spreco della vita pubblica”
“Villa Rosa a Torano è un monumento allo spreco di denaro pubblico, è il simbolo dell’inadeguatezza della classe politica che ci ha governato fino ad oggi, a tutti i livelli”. Si esprime così il deputato Alessandro Melicchio, eletto nelle fila del M5S.
“E' difficile descrivere le sensazioni provate visitando Villa Rosa – racconta. Un misto di rabbia, desolazione, stupore. Una cattedrale nel deserto. Lo sconcerto è maggiore perché questa è la mia terra e Torano è fra quei luoghi in cui sono cresciuto. Questo scempio dei soldi di tutti, quelli che provengono dalle tasse dei cittadini, mi fa ancora più male. La struttura denominata Villa Rosa, nei pressi del cimitero comunale di Torano Castello, fu costruita nel 1975, ampliata sul finire degli anni ‘90 e successivamente ristrutturata più volte, ma nonostante questo versa in una condizione di degrado assoluto".
“Dalle informazioni in mio possesso si stima un costo iniziale di un miliardo e mezzo di vecchie lire - continua Melicchio - poi 800 mila euro per la struttura aggiuntiva, 500 mila spesi nel 2003-2004 e un ulteriore milione e mezzo stanziato nel 2018 forse speso in parte, forse bloccato”. La struttura doveva funzionare come casa di riposo, in un primo momento, poi ripensata come casa protetta, poi struttura socio-assistenziale o clinica e oggi come struttura sanitaria a disposizione della Protezione Civile in caso di calamità. Villa Rosa però non è mai entrata in funzione per nessuna di queste ipotesi e le sue mura, ormai fatiscenti, non hanno mai visto un utente o un paziente nei suoi 43 anni di vita.
“E sulla strumentalizzazione politica della struttura, condotta nel corso degli anni per promettere posti di lavoro in vista delle elezioni, oggi tutto quello che rimane sono i soldi della collettività buttati in muri cadenti e ferraglia arrugginita, persino una piscina per la riabilitazione mai entrata in funzione. L’ultima vicenda amministrativa su Villa Rosa fa capire i danni della mala politica: si è fatta passare questa struttura come funzionante, nelle delibere comunali, per cercare di ricevere altri soldi pubblici, questa volta della Protezione Civile. Ma adesso basta. Il vento è cambiato - conclude il parlamentare pentastellato - e i politicanti che ci hanno amministrato non avranno più quell’appoggio governativo che ha permesso loro di compiere questi disastri”.
“I cittadini lo hanno capito, e come è successo il 4 marzo a livello nazionale, sono sicuro che premieranno il M5S sia a livello regionale sia a livello comunale, per poter intraprendere finalmente un cambiamento radicale nella gestione della cosa pubblica, per mettere al centro delle scelte i beni comuni e sfidare ogni giorno quel potere stratificato che distrugge ogni possibilità di futuro” – conclude Melicchio.