Siclari (FI): “nuova authority dello Stretto. Altro scippo alla Calabria”
“La decisione del Mit di dare vita alla nuova authority dello Stretto, che vede i porti di Reggio e Villa San Giovanni accorpati a Messina e Milazzo, impoverisce ulteriormente la Calabria e dimostra l’intenzione di abbandonare a sé stesso il porto di Gioia Tauro. La vera isola e cenerentola d’Italia diventa la Calabria e le scelte di questo Governo giallo verde dimostrano la determinazione di non investire sul rilancio della nostra Regione”.
Il senatore Marco Siclari perplesso dalla decisione del Ministero chiede lumi su delle scelte che, se da un lato mostrano il buon proposito di concentrarsi sulle problematiche dei passeggeri sull’attraversamento dello Stretto, dall’altro cela la ricaduta pesantissima che questa nuova authority avrà su tutta la Calabria e sul porto di Gioia Tauro.
“La sanità non esiste, i trasporti sono fermi agli anni '70 senza alta velocità o infrastrutture adeguate, e adesso il ministro Toninelli decide di privarci degli unici porti funzionanti su cui la Calabria può puntare per un grande sviluppo e darli alla gestione siciliana. È gravissimo che ci sia un Governo che lavora per isolare la Calabria e lo hanno provato sia con la decisione di mantenere il commissariamento della sanità, sia con la chiusura degli aeroporti e la cessione dei porti. Comprendo il grandissimo imbarazzo del ministro Toninelli che, tentando di coprire l’ennesimo scippo ai calabresi, ha annunciato i voli per Roma e Milano come se non ci fossero mai stati”- prosegue Siclari.
“Oggi si è impoverita ulteriormente la Calabria privandola di due realtà portuali fondamentali. La vera rivoluzione ci sarà se Toninelli prenderà in considerazione la mia interrogazione parlamentare dove chiedo conto sull’adempienza della Sacal rispetto al contratto e che soprattutto che venga riconosciuta la continuità territoriale per l’aeroporto dello Stretto e quello di Crotone”.
“È questa la battaglia che, insieme a quella della sanità, porto avanti a nome di Forza Italia perché questo strumento consente di avere accesso a dei fondi che consentirebbero di puntare a uno sviluppo che renda la Calabria competitiva consentendo a tutto il mondo di arrivare da noi senza dover sperare ogni anno di dover elemosinare due o tre voli. Penso che sia arrivato il momento di fare sentire la nostra voce a Roma con una grande protesta che coinvolga tutta la Calabria”- ha aggiunto.
“Oliverio intervenga perché è l’unico, per legge, che può opporsi nelle sedi opportune a questo disegno di svuotamento della Calabria. La riforma Delrio va rivista ma non di certo a scapito della nostra Regione. L’autorità dello Stretto può esistere solo se si rafforza e potenzia quella di Gioia Tauro che oggi rischia sempre più licenziamenti”- ha concluso il senatore azzurro.