Cutro. Salvaguardia della Torre di Chirizzi, Corrado (M5S) chiede lumi al Mibact
Dopo un sopralluogo svolto a Cutro martedì scorso, 4 settembre, e divulgato anche tramite un breve video sui social, la senatrice crotonese del M5S, Margherita Corrado, archeologa e membro della Commissione 7° “Cultura”, ha inviato una nota al Segretariato Regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali della Calabria per chiedere se esistano già o possano essere attivate iniziative volte alla salvaguardia della cosiddetta torre o castelletto di Chirizzi.
L’edificio, un quadrilatero con torri angolari esagonali munite di archibugiere, oggi molto compromesso, si trova in quella che fu una vasta e fertile tenuta agricola della famiglia Guarany, alla periferia nord-est dell’abitato.
Aveva la funzione di deposito delle derrate prodotte nei campi circostanti, affidate alla custodia di fattori-guardiani e protette proprio dalle mura del fortino.
“Lo stesso – spiega la stessa Corrado - non appartiene al sistema di difesa costiera del Regno di Napoli, come spesso si legge, né risulta anteriore al Settecento, ma le sue forme peculiari e il contesto ambientale abbastanza integro in cui si inserisce lo rendono meritevole di un intervento conservativo e di una successiva messa in valore che il degrado odierno impone di realizzare al più presto, prima che la rovina possa diventare definitiva”.
La segnalazione diretta al Segretario Regionale del MiBAC, Patamia, è stata stesa dalla senatrice sulla base delle informazioni fornite da alcuni intellettuali cutresi, in particolare lo storico Gino Camposano.