Assalone (Cgil): “ripristinare legalità all’Atp di Cosenza”

Cosenza Attualità
Pino Assalone

“In questa fase caotica di pubblicazioni di graduatorie per assegnazioni provvisorie e utilizzazioni dove si registrano tra l’altro errori sopra errori ricorsi e controricorsi, elenchi che vengono trasmessi con dati sensibili, l’Atp di Cosenza sta operando delle scelte poco trasparenti”.

Lo rende noto Pino Assalone presidente della Cgil che scrive a nome delle varie sigle riportando “il caso di 7 persone con il profilo Ata, alcuni dei quali appena immessi in ruolo, e che dovranno svolgere anche l’anno di prova, sono stati chiamati, non si sa con quale criterio, ad aggiungersi al personale dell’Atp di Cosenza, addirittura, pare, forzando anche la normativa vigente che imporrebbe il nulla osta da parte del Dirigente scolastico nelle scuola in cui prestano servizio questi lavoratori. L’assurdo è che tra questi vi è un assistente amministrativo che ha ottenuto il ruolo su precedenza della Legge 104 e oggi, stante, la richiesta dei vertici dell’Atp, si ritrova lontano dal comune di assistenza del familiare disabile contravvenendo ad una norma che non da spazio ad interpretazioni”.

Per le organizzazioni occorre “il ripristino della legalità all’Atp di Cosenza che deve essere prioritario rispetto alle proclamate esigenze degli uffici. Queste direttive, molto arbitrarie, e questo personale selezionato senza alcun criterio e spostati dai propri luoghi di lavoro e quindi espropriati delle loro reali funzioni all’interno delle scuole per mera decisione arbitraria, non possono trovare appoggio ma trovano una forte opposizione sindacale e speriamo anche con qualche azione parlamentare, per scongiurare il pericolo che si tratti di azioni opache, suffragate da qualche interesse”.

“Questi atti non sono giustificabili né tantomeno possono essere avallati con l’idea che l'Atp di Cosenza è sottodimensionato, dopo che l’utilizzo dei Dsga anche part-time nell'Atp di Cosenza e dei docenti è stato ritenuto illegittimo procurando le ire del senatore Morra, - rimembra la nota - il quale ha posto, si, un problema, ma che lo ha riservato solo all'Atp di Cosenza. Risulta, per esempio, che anche all'Atp di Crotone siano distaccati dei Dsga e non da oggi. Guarda caso l’attenzione di qualche solerte parlamentare grillino si è concentrato solo sull'Atp di Cosenza e solo sulle 17 unità e magari tralasciasse quanto tutt'ora sta avvenendo”.

“Vorremo che la deputazione dei 5 stelle, per esempio, che si ostina a predicare trasparenza e legalità verificasse e indagasse anche sul resto del territorio nazionale – è la richiesta di Assalone degli altri sindacalisti - se anche altri Atp attingono al personale della scuola per far fronte alle esigenze di carenza di personale e con quali criteri gli stessi vengono chiamati. Il numero esiguo di personale, il miglioramento della produttività della Pubblica amministrazione sono tematiche rilevanti da affrontare con scrupolosità e responsabilità e non invero utilizzando, sistemi che eludono criteri di oggettività”.

“Dopo la vicenda del personale docente e Ata che il 1 settembre ha dovuto far rientro nelle scuole ci si aspettava molta più trasparenza e molta più onestà intellettuale, dovendo sgombrare il campo dall'idea che tutta la vicenda ha avuto l’effetto di colpire solo determinate persone. Non vorremmo che Il senatore Morra e tutta la deputazione dei 5 stelle firmataria di richieste di indagini ispettive presso lo stesso Atp, aspramente critico verso le 17 unità che hanno affiancato i dipendenti dell'Atp, non siano stati sollecitati da chi è stato abitualmente all'interno di quelle stanze nella totale assenza di controllo e di trasparenza degli atti invece di svolgere la sua funzione di controllo a tutela degli interessi collettivi” – conclude la nota.