Cinema: attore incontra il pubblico, dichiarazione d’amore alla città
“Vedete il film con il cuore”: è l’invito che Francesco Colella fa al pubblico presente al Cinema Teatro Comunale per la proiezione di “Due piccoli italiani”, il film di Paolo Sassanelli nel quale recita come co-protagonista il ruolo di Salvatore Lagonìa, malato mentale che scappa dal centro di assistenza in cui è ospite insieme all’amico Felice e da lì parte un’avventura straordinaria che li porterà alla scoperta di se stessi e alla sconfitta delle loro paure.
Se il lungometraggio è caratterizzato da una vena poetica che trascina e coinvolge lo spettatore sino alla fine, lo spettacolo prosegue con Colella sul palco, quando si alzano le luci.
L’applauso del pubblico è tutto per lui e l’attore non si risparmia e si racconta con passione.
“Il lavoro dell’attore è un mestiere gitano – ha affermato – ma più vado avanti e maggiormente guardo alle mie radici per trovare un equilibrio e proseguire il mio percorso.”
Colella, dal palco, fa una vera e propria dichiarazione d’amore ai suoi genitori, presenti in sala: “Io mi sento figlio d’arte… Provo un grande senso di gratitudine nei confronti di mio padre che mi ha trasmesso l’onestà e da mia madre dalla quale, invece, ho preso il senso del racconto e la sintesi artistica. Io penso che queste siano state le prime e più importanti lezioni di recitazione che potessi avere. L’humus umano che mi hanno donato i miei genitori e le relazioni meravigliose che ho avuto nella mia Catanzaro, e ho ancora, mi hanno reso quello che sono.”
“Quando faccio un’intervista – ha continuato l’attore - tutti credono che io sia scappato dalla mia città. Non è così. Io qui ho appreso tutto. Io me le ricordo le giornate nel cortile di casa, a Siano, e tutti i momenti speciali che ho vissuto. Molto spesso non ci rendiamo conto che quelle che per noi sono parentesi, in realtà sono parte essenziali e quando abbandoni le tue ansie e frustrazioni, allora è quello il momento in cui inizi ad assaporare veramente la vita.”
“L’attore è un mestiere di grande responsabilità – ha aggiunto Colella che potrebbe ritornare a Catanzaro prossimamente con uno dei suoi lavori teatrali “Zigulì” – nei confronti di se stessi e del pubblico. Siamo degli interpreti e in tutto quello che facciamo dobbiamo metterci l’anima perché la gente lo sente”.
Il Comunale e i suoi protagonisti continuano a regalare belle emozioni…